Parcheggiata l’auto nella Piazza dei Combattenti, subito dopo il sottopasso autostradale, seguire la strada in salita, Via Garibaldi, a sinistra una bellissima fontana con vasca in pietra datata 1874, superare la chiesa di S. Bernardo, svoltando a sinistra per Via Michela, fino al vecchio mulino, seguire la strada a destra, poi a breve a sinistra una strada a senso unico, e pressoché davanti si presenta una grossa mulattiera in pietra che sale dritta, (la si può seguire, ed è più diretta), dopo circa 10 metri si devia a destra, su placca in pietra scalinata, poi si percorre un tratto di strada con fondo in pietra e si giunge ad un incrocio, svoltare a sinistra seguire le frecce di vernice verde sbiadito, si imbocca il sentiero che sale fra le vigne: si giunge al bivio con indicazioni “A2”, non seguirlo, proseguire dritto in salita, seguendo il bel sentiero che taglia poi per ben sette volte la strada asfaltata giungendo al pilone e Case Pian del Gelo. Salire a sinistra cercando di individuare le tacche di vernice rossa sbiadito a terra e sugli alberi, giungendo prima alla Balma Brusà e poi sulla dorsale a quota 1085. Seguire la piccola dorsale nel bosco rado, poi su prato fino alle baite Salero di sopra. Superare le baite a sinistra, su tracce di sentiero raggiungendo la sterrata; al primo tornante, dopo una ventina di metri, seguire a sinistra una traccia di sentiero che collega la sterrata alla vecchia strada all’inizio un po’ alberata poi abbastanza pulita che risale sotto il bosco di faggi, raggiunge e taglia nuovamente le sterrata salendo ora fra cespugli fino a rincontrare la sterrata; ora si può scegliere se seguire il resto della sterrata o tagliarla più volte salendo fuori sentiero fra gli arbusti, giungendo al Colle Pian dei Muli. Andando a sinistra in pochi minuti, si sale al Monte Cavalleria, ridiscesi al Pian dei Muli, puntare al pendio est delle Colme, prima su prato poi superando qualche tratto di pietraia si arriva al pendio finale di erba che conduce alla spalla sud ed in breve all’ometto di vetta. Discesa per l’itinerario di salita.
- Cartografia:
- MU Edizioni - Carta della Valle Dora Baltea Canavesana
- Bibliografia:
- CAI-TCI Emilius Rosa dei Banchi