Varia, interessante e facile escursione.
N.B. Per visionare il primo tratto del percorso, serve anche la Carta della Valle Sacra Mu-Edizioni
Dalla regione Sibia di Calea,subito dopo il ponte sul torrente Assa, parcheggiata l’auto lungo la strada, seguire la strada in salita fino all’ultima curva che va verso sinistra, qui davanti inizia la strada che con alcune giravolte nel bosco giunge al ponte di quota m.360 e all’ Azienda Forestale Agrituristica. Continuare a risalire la strada prima fra piantagioni di ulivi e i ruderi delle miniere, poi sotto il bosco di castani; si incrocia quella che era la strada ferrata per il trasporto del minerale ( tracce di rotaie seminterrate), qui vale la pena di fare alcune brevi deviazioni di interesse storico:
1 a sinistra avanti 200 metri si trova la “mensa “dei minatori ora diroccata, la casa dei caporali e un ingresso di miniera, 2 tornati all’ incrocio coi binari si sehue il sentiero in piano fino a incrociare la condotta dell’ acqua e il piano inclinato, 3 tornando indietro e seguendo il snetiero in salita si arriva rapidamente a un gruppo di case che ospitavano tra l’ altro la polveriera (doppia parete) e sull’ ultima si vedono ancora le pulegge e la partenza del piano inclinato.
Più avanti si incontrano diverse fornaci e la Fucina Ubertino (con resti di ruote del mulino e supporti per i magli per la lavorazione del minerale), pervenendo poi in breve al ponte sul Torrente Assa a sinistra mentre a destra c’è l’invaso Sclopis e poco più avanti la Fornace Pissone. Siamo in vista della cascata “Pissun” che si raggiunge in pochi minuti; ritornare indietro ed prendere il sentiero che inizia fra la fornace e l’invaso, che con un traverso in leggera salita giunge alla strada asfaltata di Castagneti di Sotto (prendere il sentiero a monte, al bivio prima delle case), appena superato il ponta da notare la cappella mortuaria.
Seguire la strada asfaltata fino a raggiungere la piazzetta in curva di Caudano da dove iniziano i sentieri n° 721 e 722. Seguire il sentiero n° 721, segnalato con bolli di vernice bianco-rossa fin nei pressi dell’Alpe Trucco da dove inizia il sentiero n° 724b, sempre segnalato, che sale al M. Gregorio. Seguire quest’ultimo che, dopo aver attraversato la strada, si dirige verso la dorsale in una zona di rimboschimento. Giunti ad un pianoro poco sotto la cima delle Colme, si trova una palina che indica di andare a destra con un traverso in salita, poi si piega verso l’alto ed in breve si raggiunge l’ometto della cima.
Per la discesa si può optare per scendere la via di salita, oppure percorrere un breve tratto di cresta verso nord, aggirare a destra un paio di propaggini rocciose e scendere, un breve tratto, fra pietre, erba e piccoli cespugli in direzione delle baite Alpuccio; da queste su sterrata si raggiunge il Colle di Pian dei Muli, breve salita al M. Cavalleria, ridiscesa e poco dopo il secondo tornante inizia il sentiero n° 722 da seguire fino alla baita di quota 1270, poi seguire il sentiero n° 723 che scende verso La Serra m. 989, ottimo belvedere; seguendo la strada si giunge alle case di Castagneti di Sopra, poco oltre le case, dal bordo a valle della curva, una traccia di sentiero scende dritta alle case Godre sulla strada percorsa in salita. Completare ora il resto dell’itinerario in senso inverso fino alla Regione Sibia.
- Cartografia:
- MU Edizioni - Carta della Valle Dora Baltea Canavesana
- Bibliografia:
- Valchiusella a piedi - Matteo Antonicelli