L'escursione può essere abbreviata fermandosi al Colle di Collalunga anzichè arrivare fino in vetta risparmiando 250 metri di dislivello
Si attraversa il ponte di legno sul rio Corborant e si prosegue in piano sulla strada di destra, che ben presto inizia a salire ripida nel fitto bosco. Conviene seguire la strada inizialmente, per poi abbandonarla quando i pendii che attraversa si fanno più ampi ed il bosco più rado. Incrociandola alcune volte, o seguendola per intero, in circa 45′ si arriva al rifugio De Alexandris-Foches 1900 m.
Poco oltre si perviene al colle del Laus 1950 m, da dove si scende di qualche metro sulla conca che ospita il grosso lago di San Bernolfo. Qui si apre davanti il bellissimo vallone di Collalunga, che va risalito senza percorso obbligato, sempre in direzione sud, preferibilmente mantenendosi al centro per evitare i ripidi pendii sotto la rocca di San Bernolfo, che potrebbero scaricare neve o pietrame. Superato un dosso leggermente sulla sinistra, si entra nella parte mediana del vallone, lasciandosi il lago di Mezzo sulla sinistra, e si incontrano alcune casermette e una costruzione militare che ricorda la prua di una nave. Qui ora si hanno 3 possibilità:
- 1 – (percorso più lungo) – si prosegue ancora nel vallone fino a giungere sotto il passo di Collalunga 2530 m, che si raggiunge superando uno strappo più marcato. Da qui si percorre la lunghissima dorsale, sempre larga e mai ripida, che con un ampio semicerchio da sinistra a destra conduce alla cima di Collalunga.
- 2 – (percorso classico più breve) – si sale a monte delle casermette, guadagnando una crestina sovrastante. Da questa si scende per alcuni metri nella valletta sottostante sotto il passo di Seccia (nei pressi del piccolo lago di Collalunga), da cui si vede finalmente la cima e il sinuoso percorso per raggiungerla. Si attraversa la conca del laghetto, e poi superato un breve pendio si giunge ad una seconda conca, sotto la cima. Qui occorre salire un pendio-canalone, moderatamente ripido, fino a raggiungere un ripiano sulla dorsale est della cima di Collalunga. Ora non resta che seguire la cresta nevosa (attenzione alla cornici e al versante nord piuttosto ripido) verso sinistra (ovest), talvolta spostandosi sul versante sud per evitare qualche tratto più ripido o meno agevole. Percorsa l’estetica cresta si giunge alla cima di Collalunga (ripetitori).
- 3 – (percorso breve per il colle di Seccia) – messo piede nella valletta raggiunta dopo le casermette, si prosegue nel primo avvallamento finchè a destra si incontra una modesta fascia di rocce terrazzate. Individuato il punto di accesso, si sale a destra guadagnando il terrazzamento superiore, da cui il percorso diventa evidente e semplice, fino al colletto dove si origina la cresta-dorsale est che proviene dalla cima.
Qui, come da precedente itinerario, si giunge in cima.
Discesa per uno di questi percorsi oppure, compiendo un anello, dal colle di Seccia si scende con percorso più diretto (e ripido) nel vallone di Seccia. Dal colle di Seccia è anche possibile salire sulla vicina quota 2610 m della punta della Gavia, con 50 m di dislivello aggiuntivo.
- Cartografia:
- Fraternali 1:25000 n.13 Alta Valle Stura di Demonte
- Bibliografia:
- IN CIMA-Alpi Marittime :gita 4.9 e 4.11;Blu Edizioni