- L1 salire il flusso, alternando salti divertenti (70-75°) a ripiani e sostare poco prima di un breve salto un po’ più ripido. 40m
- L2 salire il salto (passo a 80°) e proseguire fino a sostare a piacere. 30-40m.
Proseguire ora in conserva, superare un breve saltino e portarsi alla base del salto principale (150m), la “vera” cascata del Clot della Vecchia (1750m circa).
- L3 salire il largo muro, pressochè al centro, e sostare sopra di esso, dove la pendenza diminuisce (80-85°). 40m
- L4 superare l’ultimo risalto (70-75°) e sostare poco sopra su ghiaccio o su ontani. 20-30m.
Risalire ora per circa 200m di dislivello il canale nevoso (40-45°) che diventa presto tortuoso e incassato, superando alcuni risalti ghiacciati di pochi metri corrispondenza delle strozzature fino alla base del salto finale, chiamato dai primi salitori “salto dell’Aquila” (q. 2020m circa).
- L5 salire il bel salto (70-80°), alto circa 40m, e sostare a dx faccia a monte, sulla dorsale fuori dal canale (cordone e moschettone alla base di due larici contorti). 55m
Discesa: calarsi dalla sosta e ridiscendere il canale (brevi calate in abalakov possibili per scendere i brevi salti in ghiaccio) fino a 50m circa sopra il muro principale. Qui uscire comodamente dal canale sulla sx orografica, attraversare il rio parallelo e per tracce abbastanza evidenti (in assenza di neve) traversare verso nord. Per pratoni e radi larici si scende in traverso fino ad intercettare un sentiero più ampio proveniente dall’Alpe del Clot, quindi scendere alla radura dove sorgono le case del Girp (ben riconoscibili per il tetto in lamiera). Qui si trova una bella mulattiera che scende fino al colletto poco a monte di Roccia Nies dove ci si innesta in quella percorsa in salita.
Salto dell'Aquila: Messina-Morello 6-1-1987
- Cartografia:
- Fraternali 1:25.000
- Bibliografia:
- Grassi, Ghiaccio dell'ovest