Itinerario in comune con la salita del Monte Terra Nera, richiede buona visibilità.
Il dislivello tiene conto delle varie risalite.
Dalle Grange Thuras Inferiori, si attraversa il ponte e si prosegue lungo la strada sterrata della Val Thuras per circa 700 m sino ad imboccare il sentiero sulla destra che, attraversato un pascolo, si porta in un bosco di conifere. La traccia in questo tratto è veramente molto debole e occorre prestare particolare attenzione alle tacche rosse bianche presenti su alcuni massi. Il sentiero entrato nel bosco diventa più evidente anche se un po’ invaso a tratti dalla vegetazione, e dopo un primo tratto di salita diretta, si compie un lungo traverso verso destra, per poi proseguire verso ovest entrando in una stretta valletta sotto il Monte Clausis. Si esce al colletto Clausis a quota 2436 m, da dove si apre il bellissimo vallone sospeso con al centro sullo sfondo il Monte Terra Nera.
si prosegue sul fondo del pianoro solcato da un paio di ruscelli, per qualche centinaia di metri. Poi, per evitare un leggero rilievo, si attraversa temporaneamente il torrente e quindi si ritorna sulla sua sinistra orografica (le tracce di sentiero sono nuovamente poco marcate e bisogna fare affidamento alle rade indicazioni segnavia sulle pietre e ometti). Percorre l’ultimo tratto del pianoro tenendosi nei pressi del torrente. Risalite sul filo di cresta una collinetta erbosa ed al suo termine mantenere la stessa direzione fino a qualche decina di metri dalla pietraia per poi deviare leggermente a sinistra.
Si risale la pietraia portandosi fino in cresta, utilizzando per orientarsi le indicazioni segnavia e gli ometti.
Tenetevi sulla cresta per poi spostarsi decisamente a destra per superare uno sbalzo di roccia che da l’impressione del termine della salita. Giunti su di un breve pianoro, percorretelo con una leggera diagonale a sinistra e salite mantenendo la stessa direzione ma senza raggiungere la cresta. A questo punto la croce di vetta è ben visibile e si raggiunge in breve seguendo alcune tracce 3100 m.
Dalla cime del Terra Nera si scende verso ovest per circa 50 m di dislivello, senza raggiungere il colletto verso il Monte Viradantour, ma piegando poi nettamente a sinistra (sud) per iniziare una ripida discesa al sottostante Passo di Terra Nera 2968 m. C’è una vaga traccia di sentiero ma nonostante l’aspetto del pendio si scende (e poi si risale al ritorno) senza difficoltà, occorre solo mantenersi a distanza dalla cresta sud sotto il Terra Nera che presenta salti di roccia e lontani dagli affioramenti rocciosi a destra che sono delle balze piuttosto scoscese verso il fato francese. In pratica si scende in diagonale in un canalone tra queste fasce rocciose, per morbidi sfasciumi sino al passo. Qui si può sia seguire la traccia che si mantiene nei pressi della cresta passando a fianco dei neri torrioni, sia scendere ancora di 20 m nel pendio sottostante per poi risalire al termine della zona dei torrioni. In entrambi i casi si attacca la salita al Monte Clausi all’inizio del ripido ma facile crestone nord; nonostante le apparenze il terreno è abbastanza compatto e una traccia di sentiero abbastanza comoda, sempre nei pressi del filo del crestone, consente la salita fino al termine della spalla, culminante con un ripiano detritico. Qui ora si vede una prima elevazione dalla forma di dente con piccolo ometto, che però non è ancora la cima. Si continua o sulla cresta o poco sotto (d’ora in poi ci si mantiene sempre sul lato francese) traversando sotto un piccolo torrione, puntando ad una sella alla base della cima, già riconoscibile dal grosso ometto. Risalendo per tracce tra i massi si giunge in vetta senza difficoltà.
Volendo è ancora possibile proseguire toccando le successive elevazioni della Crete de Pierre Rouge tra cui la Cime de Chabrieres, ma da qui in avanti il terreno diventa più accidentato oltre che più impegnativo.
Il ritorno si effettua dal versante di salita (quindi scendendo al Passo di Terra Nera e risalendo con fatica il pendio per circa 150 m, anche senza toccare nuovamente la vetta del Terra Nera, ma traversando sotto di essa sino a rintracciare il sentiero.Come variante è possibile mantenersi sulla dorsale a destra che precipita sulla val Thuras, dapprima detritica, poi erbosa, sul bordo destro della conca, in modo da toccare il Monte Gran Barà 2728 m; da questo continuando senza traccia su terreno erboso, si fa ritorno al colletto Clausis dove si ritrova il sentiero già percorso all’andata.
- Cartografia:
- Fraternali 1:25000 n.2 Alta Valle di Susa, Alta Val Chisone