Entrare nella borgata e attraversarla fino alle ultime case. All’uscita dalla frazione, qualche metro prima di un bivio che a destra porta al colle del Lys e al colle della Frai (palina segnaletica) e diritto su un sentiero non segnalato, prendere a sinistra: in qualche decina di metri si esce da un altro angolo del paesino imboccando il sentiero “Dino Campana” (pannello esplicativo alla sinistra di un pilone). Dopo aver attraversato un prato ci si addentra nel bosco, dove le tracce di sentiero a tratti scompaiono. Bisogna cercare di raggiungere una zona di prati al centro del vallone, attraversando qualche acquitrino nascosto dalle foglie. Raggiunta la zona di prati risalire nel vallone fino a quando non si esce completamente dal bosco e sono visibili i pendii circostanti.
Si arriva seguendo vaghe tracce di sentiero e ometti a una zona dove è possibile guadare il torrente Messa.
Effettuare il guado nonostante che il colletto del Rognoso sia già evidente: la risalita lungo le pendici del Rognoso, infatti, è resa molto disagevole dalle pietraie e dalla vegetazione che hanno ostruito il passaggio di un vecchio sentiero, ma soprattutto rendono difficoltoso il guado verso i prati a ovest fino a quando non si giunge in prossimità del colletto stesso.
Una volta guadato il Messa, risalire un ripido canalone erboso per poi portarsi sulle tracce che, con percorso più o meno evidente, conducono al colletto del Rognoso attraversando delle praterie. Vi è una fontana a metà pendio.
Dal colletto del Rognoso (quota 1865) la cresta est di punta della Croce appare inizialmente come un versante molto ampio, che si risale fino a un risalto a quota 2124. Da questo punto è già evidente la cima. Non c’è più molto dislivello da superare, ma il crinale diventa progressivamente più stretto. Per arrivare in vetta (quota 2234) conviene seguire fedelmente la linea di cresta. Si arriva in cima appoggiando le mani in due o tre punti: il tratto richiede attenzione ma non è mai molto esposto.
La discesa si effettua lungo il sentiero della cresta sud fino a raggiungere la punta di Costafiorita (quota 1760). Da qui si scendono le praterie sottostanti ad est fino ai ruderi delle Muande Concessa (quota 1646).
Dalle Muande rientrare nel vallone del Messa scendendo in direzione nord, fino a raggiungere un sentierino e una fontana. Seguire il sentierino che scende nel vallone fino al guado di cui ci si è serviti all’andata, aggirando alcune zone boschive di difficile praticabilità.
Da qui rientro a Suppo per il percorso dell’andata (tracciato libero nel bosco).
- Cartografia:
- carta 1:25000 Bassa Valsusa ed.Fraternali