La salita del canalone in assenza di neve non è difficile ma richiede comunque una certa dimestichezza con la roccia che oppone elementari ma continue difficoltà alpinistiche.
Da evitare con nebbia.
Dalla chiesetta proseguire lungo la sterrata fino all’Alpe d’Ovarda, dove si deve seguire il sentiero segnato per i Laghi d’Ovarda esclusivamente per attraversare il torrente dopo soli 100mt. quindi lasciarlo per risalire la breve ma ripida sponda.
Ora volgere a monte e senza sentiero ma abbastanza agevolmente, raggiungere la sponda sx idrografica del profondo impluvio del rio che scende dalle pareti del Ciorneva solcate dal canalone visibile.
Seguire sempre il dosso erboso che costituisce il bordo dell’impluvio senza discostarsene molto fino a 100mt di dislivello dalla radice dell’incombente parete.
A questo punto iniziare a traversare a dx in leggera salita per andare ad imboccare l’intuibile canalone (ometti).
Ora l’ambiente diviene spettacolare, ricordando l’Uja di Mondrone, si è rinserrati tra alte pareti, consigliabile il casco. Si risale tutto il canalone seguendo gli ometti con facile arrampicata fino ad un colletto sulla cresta, poi a dx la logica prosecuzione porta ad un secondo più corto canale con bello sperone di ottima roccia gradinata che porta ad un altro colletto con grosso ometto dove arriva dal versante opposto la via normale che da quì verso dx su caratteristica cengia erbosa, adduce alla pietraia sotto la vetta ovest separata dalla est da 200mt di affilata cresta rocciosa.
- Cartografia:
- Valli di Lanzo e Moncenisio