Necessita che si siano assolutamente scaricate tutte le valanghe nella parte iniziale molto incassata.
Itinerario rude nella parte bassa fino a sopra la cascata da dove di sopra diventa bellissimo con terreno ideale per lo sci.
In salita da fare senza sci il canalino a fianco della cascata; in discesa scendere il canale più a destra (guardando dal basso); necessita attraversare tre depositi di valanga ma di solito senza togliere gli sci.
Il ponte a quota m 1235 raggiungibile scendendo dalle case di Mondrone era stato asportato dall'alluvione e per un periodo di tempo l'unico ponte per il vallone Casias è stato quello della Gorgia posto più a valle. Ora il ponte (detto del PIanard) è stato ricostruito e permette nuovamente di partire da Mondrone. Il sentiero parte a sinistra dell'ultima casa del paese (segnalazioni).
Accesso: Torino, Valli di Lanzo, Pessinetto, Ceres, Ala di Stura, Martassina; proseguire sulla nuova strada bassa fino alla prima casetta che precede l’abitato di Mondrone dove a lato strada vi è una piccola piazzola nei pressi di un ponticello.
Dalla piazzola scendere oltre il ruscelletto e portarsi sul dosso che è di fronte, discenderlo sulla sinistra e raggiungere il ponte sulla Gorgia (belvedere naturale).
Attraversare il ponte, salire sul ripiano soprastante e calzare gli sci.
In alternativa utilizzare il nuovo ponte sotto l’abitato di Mondrone raggiungibile con sentiero che parte dopo l’ultima casa del paese a sinistra.
Proseguire nel facile boschetto per un tratto pianeggiante verso ovest e raggiunto il rio Vallonetto proseguire sulla sua sponda dx idr. sfruttando i vari passaggi agevoli fra alcuni massi; superare un breve tratto di colata di valanga che permette di portarsi sull’altra sponda proseguendo su questa per un centinaio di metri dopo di che si riattraversa il rio su un grosso deposito di valanga.
Salire lungo la sponda tenendosi gradualmente sempre più alti sul corso del rio fino a raggiungere l’anfiteatro della cascata dove si depositano accumuli di valanga provenienti dai due versanti opposti.
Puntare, raggiungere e salire a piedi sul lato sinistro il canale posto a destra della cascata, solcato da una appena pronunciata dorsale centrale che appena possibile è consigliabile percorrere fino a portarsi sui pendii superiori dove si ricalzano gli sci.
Salire il dosso soprastante alquanto ripido posto più a destra dell’Alpe Vallonetto; segue un pendio sostenuto al termine del quale attraversare a sinistra superando di solito una colata di valanga e portarsi in prossimità dell’Alpe Casias e percorrere il bordo della costiera che dà sulla gorgia del Vallonetto evitando di stare troppo sotto la cresta di destra che potrebbe scaricare colate.
Passare a sinistra del Lago Casias (questo è un tratto un pò pianeggiante), seguire subito dopo il piccolo valloncello verso destra senza salire sul dosso che si presenta davanti e quindi puntare direttamente verso la vetta (quota 2.920) che appare in fondo superando vari risalti e combette, passando a sinistra del piccolo Lago Bianco q.ta 2.590.
Raggiunto il pendio che precede la vetta (valutare che abbia scaricato eventuali cornici), salirlo aggirandolo a destra fino a raggiungere un canaletto nascosto che conduce alla rampa finale; salirlo (la parte finale ripida, a piedi) e proseguire sul pendio che porta in cresta e lungo questa a sinistra in vetta sci ai piedi.
Discesa: si fa interamente in sci dalla vetta al ponte della Gorgia. Dai pendii alti al di sopra della cascata, scendendo tenersi un pò più a sinistra (non troppo) percorrere una appena pronunciata dorsale dalla quale appena a sinistra si incontra un canale un pò tecnico ma sciabile fino a sotto l’anfiteatro della cascata.
- Cartografia:
- Fraternali 1:25000 n.8 Valli di Lanzo