La Ciclovia Alpe Adria lunga 410 chilometri è un'esperienza indimenticabile. Inizia nella città natale di Mozart, Salisburgo,e grazie a percorsi appositamente studiati per le bici viaggerai attraverso il Parco Nazionale degli Alti Tauri nel soleggiato sud, fino alla Carinzia e attraverso il confine dell'Austria verso l'Italia, fino a raggiungere il mare Adriatico a Grado.
Paesaggi alpini, villaggi tranquilli e luoghi caratteristici ti accompagneranno nel tuo viaggio rendendo unico.
Da tenere presente che il percorso per un buon 20% si svolge su sterrato comunque dal fondo ottimo. Per cui la bici consigliata è sicuramente una bici gravel o comunque una bici un po più robusta di una normale da corsa tenuto anche conto che si viaggia con il bagaglio.
Maggiori informazioni in rete al sito https://www.alpe-adria-radweg.com/
A Salisburgo in treno o con bus attrezzati per il trasporto bivi.
Si consiglia la percorrenza nella direzione Salisburgo Grado anche se è ovviamente possibile fare anche il contrario.
tappa 1: Salisburgo – Bischofshofen (54 km) – d+ 463:
La prima tappa inizia in mezzo all’affascinante centro storico di Salisburgo, la città di Mozart, e lungo il fiume Salzach conduce verso sud, nelle Alpi Calcaree salisburghesi, toccando diversi monumenti naturali, ripide pareti e gole impressionanti.
Iniziamo la nostra tappa in piazza Mozartplatz, nel meraviglioso centro storico di Salisburgo. La pista ciclabile per tutta la tappa segue il fiume Salzach. Si raggiunge l’antica città celtica di Hallein, e più avanti possiamo rinfrescarci nelle acque della suggestiva cascata di Golling o nella magnifica valle Bluntautal.
tappa 2: Bischofshofen – Bad Gastein (52 km) – d+ 573:
La seconda tappa si svolge dapprima lungo i bacini di sbarramento del medio corso del Salzach fino a Schwarzach, per superare quindi una salita oltre la quale si arriva nella valle di Gastein. Dall’inizio della valle fino a Bad Gastein, stazione termale attraversata da una famosa cascata, si percorre una pista ciclabile che attraversa un magnifico scenario alpino. Le Alpi Salisburghesi sono una presenza costante in questa tappa. Nella valle di Gastein la vista si apre infine sulle cime e sui ghiacciai degli Alti Tauri. Da Bischofshofen a Schwarzach si pedala tranquillamente sempre lungo il fiume Salzach, che in questo tratto è in parte regimato da dighe di sbarramento. Lungo il percorso si attraversa St. Johann im Pongau, capoluogo distrettuale, (vale la pena fare una deviazione per visitare il grande duomo neogotico “Pongauer Dom” nella parte alta del paese). Tra Schwarzach e la località di Klammstein, all’inizio della valle di Gastein, bisogna superare 200 metri di dislivello. All’inizio della valle si deve attraversare un tunnel lungo 1,5 km. Per evitarlo, si può prendere la ferrovia oppure il taxi per ciclisti (Radtaxi). Senza ulteriori salite, si pedala piacevolmente attraverso la valle di Gastein, toccando prima Dorfgastein e quindi il centro di Bad Hofgastein, famosa località di cure termali. Da qui, seguendo il torrente Gasteiner Ache, si prosegue fino a Bad Bruck. Lo scenario della famosa stazione termale intorno alla cascata di Gastein si fa sempre più vicino allo sguardo del ciclista. Ma per arrivare a Bad Gastein bisogna superare gli ultimi metri in ripida salita.
tappa 3: Bad Gastein – Spittal (59 km) – d+ 269:
Questa tappa inizia nella valle di Gastein o a Mallnitz (secondo il momento della giornata in cui si attraversa la catena dei Tauri con il treno navetta).
Oltre il tunnel ferroviario dei Tauri si arriva in Carinzia, una delle più importanti aree turistiche d’Austria, sul lato sud della principale catena alpina. La ciclovia Alpe Adria in questo tratto si snoda in gran parte attraverso la bassa valle Mölltal, delimitata da vette che sfiorano i 3.000 metri: il gruppo del Reisseck a nord e quello del Kreuzeck a sud della valle.
tappa 4: Spittal – Villach (39 km) – d+ 118: In questa tappa si pedala per circa 40 chilometri. Agli appassionati di storia e natura il percorso riserva numerose piccole sorprese tra cui ad esempio gli scavi archeologici della chiesa paleocristiana di Molzbichl nella bassa valle della Drava, il museo “Carantana” e il monte di casa di Villach: il Dobratsch, con l’omonimo parco naturale.Le fonti termali di Warmbad-Villach offrono relax e rigenerazione ai ciclisti affaticati. Da Spittal a Villach la ciclovia Alpe Adria segue il percorso della comoda e ben segnalata pista ciclabile della Drava (“Drauradweg”), che in questa tappa si snoda quasi sempre in riva al fiume.
tappa 5: Villach – Tarvisio (37 km) – d+ 351: questa tappa si svolge in gran parte lungo il fiume Gail, sul versante sud della Villacher Alpe, per un tratto anche nel parco naturale del Dobratsch. Attraverso piccoli paesi, ci si avvicina al confine italiano che si attraversa a Thörl-Maglern. Pedalando lungo il vecchio tracciato ferroviario, pochi chilometri dopo il confine si raggiunge Tarvisio, la stazione turistica all’imbocco settentrionale della Val Canale.
tappa 6: Tarvisio – Venzone (60 km)- d + 339:
questa tappa si sviluppa per lo più sulla pista ciclabile che è stata realizzata sul sedime dismesso dell’ex ferrovia Pontebbana. Attualmente la ciclovia è percorribile con continuità fino a Moggio Udinese. Poi occorre fare attenzione al traffico automobilistico in quanto a tratti si percorrono strade ad uso promiscuo ad alta densità di auto.
tappa 7: Venzone – Udine (55 km) – d+ 217:
questa tappa porta ad Udine utilizzando prevalentemente strade secondarie a bassa intensità di auto e suggestivi percorsi dedicati alle sole bici che costeggiano antiche rogge e canali.
tappa 8: Udine – Grado (59 km) – d+ 61:
da Udine attraverso tratti di ciclabile e strade secondarie si raggiunge Palmanova. Da Palmanova Porta Aquileia di nuovo su ciclabile che termina in prossimità dell’incrocio con la Strada Statale n. 14, all’ingresso di Cervignano. Per l’attraversamento della città di Cervignano si utilizza la viabilità ordinaria urbana. Quindi di nuovo su ciclabile dedicata realizzata sul sedime dismesso dell’ex ferrovia Cervignano-Grado. Per raggiungere Grado centro si dovrà percorrere un breve tratto della Strada Regionale n. 352, prestando la massima attenzione al traffico motorizzato transitante.