Questo itinerario è però unico nel suo genere, una perla nascosta, praticamente sconosciuta anche a chi è abituale frequentatore di questi luoghi (per fortuna oggi ben segnalata e spiegata da Rosano nel suo ultimo libro).
L'itinerario è abbastanza esposto ma non particolarmente difficile, le pendenze non sono mai esasperate (max. 40° o poco più). Qui il difficile è aver la fortuna di trovare le condizioni giuste,l'esposizione e la particolare conformazione fanno si che la neve sparisca in fretta o molli troppo rapidamente.
In genere le condizioni buone si possono trovare in pieno inverno con giornate fredde e neve assestata. In ogni caso dalla cima si può far ritorno dalla più facile via normale che però non è esente da rischio slavine.
Più che un canale vero e proprio si tratta di una cengia che ricorda vagamente quelle Dolomitiche e che si insinua tra le pieghe della montagna con un percorso che ricorda una scala a chiocciola.
Dal conoide sono 550 m 35° max 40
Da Chialvetta si segue il conosciuto percorso verso Auto Vallonasso e Colletto.
Superata la splendida conca della Gorra si continua a salire la valle Enchiausa fin verso quota 2030 dove si abbandona il fondo del vallone per risalire verso destra una larga conoide che in altro sembra morire contro un’alta parete rocciosa.
Giunti sotto la parete si apre verso sx una larga cengia che si segue con percorso evidente in un susseguirsi di rampe, ripiani e corde molle.
Un ultimo tratto più ripido porta su una bellissima sella panoramica dalla quale, una volta aggirato il costone roccioso che scende dalla Rocca Arpet,verso destra si sale l’ampio versante occidentale della Rocca Arpet (attenzione qui il pendio è decisamente expo ovest) fino alla sua sommità. Non resta che seguire verso sinistra la cresta che porta comodamente alla Cima Ciarbonet.
Variante:
In caso di condizioni non buone e scarso innevamento del pendio occidentale della Rocca Arpet, che si può presentare con pietre affioranti a causa del fondo roccioso, è consigliabile dalla sella effettuare un traverso (passando poco più in basso o più in alto di un piccolo salto roccioso) raggiungendo un evidente canale esposto a sud est (di fronte e ben visibile dalla prima sella panoramica dopo la cengia) che permette di raggiungere una seconda sella da cui (tratti a 45°)verso dx per dorsale nevosa, si raggiunge la cresta poco sotto la cima del Ciarbonet.
Se si scende per questa variante bisogna ricordarsi di ri-effettuare il traverso in quanto questo secondo canale in basso non è percorribile con gli sci perchè interrotto da un salto roccioso.
- Cartografia:
- Esquiar en Val Maira di B.Rosano
- Bibliografia:
- Charamaio Mai en Val Maira di B.Rosano