Da Giordano si segue la strada per l’alpe Selle che si innalza subito sul torrente sulla sponda sinistra orografica (la strada che invece si mantiene bassa porta nel vallone del Lago Verde). Superati un paio di tornanti nel bosco, si toccano le Miande Rabbiere 1574 m, e poco oltre le Miande Alberge 1621 m. Qui inizia un lungo tratto a mezza costa, che tocca le Miande Feugliera 1661 m e le ultime Miande Selle 1696 m, poste in un bel pianoro molto panoramico. Poco oltre, a quota 1736 m, si giunge alla confluenza dei valloni Tredici Laghi, Rousset, Giulian e Miniere. Si supera un ponte di legno e Si volge a destra (sud) entrando nel bellissimo Vallone delle Miniere.
Proseguire con un semicerchio sx-dx per detto vallone avendo a dx la punta Cianagli raggiungendo prima un pianoro e poi, dopo un tratto più ripido, un restringimento dopo il quale la pendenza si abbatte ed il vallone si distende.
Lasciare il vallone in corrispondenza del restringimento (se lo si segue si va verso la Punta Chiarlea) e svoltare a sx (sud) seguendo la dorsale-pendio e superando una fascia di ontani (problematica in caso di poca neve).
Con pendenza a tratti abbastanza sostenuta si raggiunge l’imbocco poco definito di un valloncello-canale che porta ad un poco accentuato colletto dal quale a sx in breve in cima.
Ritornare al colletto a SO della cima, quindi seguire la cresta di collegamento fra le due cime piuttosto ampia nella prima parte (attenzione alle cornici lato Val Pellice, aggirare gli ostacoli rocciosi sul lato Val Germanasca). Raggiunta facilmente una quota 2550 m, si tocca in breve un colletto poco più basso, oltre il quale la cresta si impenna producendo un salto di roccia alto una trentina di metri. Scendere allora verso ovest (Germanasca) perdendo un centinaio di metri su pendii molto ripidi, fino ad aggirare l’ostacolo roccioso, quindi risalire il ripido pendio successivo fino al colletto oltre il salto di roccia, da dove, contornando sempre sul lato occidentale le ultime roccette, si tocca la cima della punta Chiarlea.
Discesa per l’itinerario classico che in basso si riunisce con quello di salita al M. Giulian.