1°/2° giorno
Seguire tutta la valle stando sulla sinistra idrografica (difficili da trovare ma tal volta presenti tracce di sentiero). Dopo circa 15 kilometri si arriva alla laguna dove è possibile piantare il campo base. Per i meglio acclimatati il primo giorno è consigliabile salire fino alla base del ghiacciaio, aggirando la bastionata sulla sinistra per un piccolo canale a tratti erboso. Qui piantare il campo dove ci trova acqua (questo dipendo dalla stagione).
3° / 4° giorno
Attaccare il ghiacciaio nero fino a portarsi alla base del primo pendio, risalirlo fino al colle di destra, che il Chearroco forma con l’inizio del massiccio del Chacacomani (Attenzione ad un grande crepaccio a campana nei pressi del colle). Una volta giunti al colle attaccare verso sinistra la prima paretina. Continuare quindi seguendo sempre le pendenze più morbide e stando attenti ai numerosi crepacci.
Dopo circa 400 metri di dislivello si raggiunge una grande conca. Da qui a seconda dell’innevamento si può andare verso sinistra a prendere l’evidente cresta (AD+) oppure verso destra per una serie di piccole pareti in mezzo ad enormi seracchi (AD). Se si segue la seconda opzione una volta superata la cornice finale non salire sulla anticima che si vede vicina a sinistra ma continuare con un traverso un po’ esposto che porta in breve alla base del piccolo cono della cima.
Discesa consigliata per la via di salita. Risulta più facile e sicuro a causa dei grandi crepacci che caratterizzano tutte le vie di salita. Sulla via di ritorno possibile fermarsi di nuovo al campo alto.
Nelle vicinanze Mappa
Itinerari
Paco’Kiuta, parete S, via Wist’u nasa

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Charquini parete sud (south face)

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Condor (Cabeza del) Normale da Huatapampa
Quota 5254 per il colle dell’Aguja Negra

Chearoco (Nevado) da Quelluani

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