Dal parcheggio passare a piedi nel borgo percorrendo il bel pavé. Usciti dalle case, si calzano subito gli sci e si segue il “tracciato dei caprioli”, ovvero il percorso seguito dalle motoslitte che portano i clienti fino al ristorante Lo Riondé.
Giunti nei pressi del ristorante, scendere verso dx perdendo un centinaio di metri di dislivello fino alle baite di Arpettaz. Traversare il piccolo ponticello ed iniziare a salire in traverso dirigendosi a dx (direzione vallone di Chavanne). In questo tratto scendono numerose valanghe. Arrivando all’altezza del conoide del canale, voltare a sx ed iniziare a salire con pendenze che arrivano anche a superare i 45 gradi nei pressi della cascatella. La pare superiore del canale diventa meno ripida. Si transita per il colle che sorge a nord della Laityre, si volge a dx e si arriva ai piedi del Monte Chavanette che da qui sembra meno pronunciato rispetto a quanto osservato dal fondovalle. Viene quasi naturale continuare a salire lungo l’ampio vallone fino a giungere il cocuzzolo che sorge a nord del Monte Ouille. Sono circa 200 m di dislivello in più, ma il panorama ripaga ampiamente.