Dal parcheggio, imboccata a DX (O-SO) la carrareccia sterrata in salita che sovrasta il parcheggio (tabelloni d’orientamento, breve tratto lastricato) ci si inoltra nel vallone del Bourcet incontrando numerose sculture lignee policrome raffiguranti le masche che un tempo vagavano presso questi luoghi, e che oggi danno il benvenuto agli escursionisti. Si presti attenzione, sul lato DX (15’ circa), immediatamente prima della palestra di roccia, ad un grande masso concavo levigato, un tempo impiegato dai pastorelli del luogo per giocare allo scivolo. La superficie è tuttora liscissima e merita una divertente scivolata di prova per tener vivo l’antico gioco.
Sempre mantenendosi alla DX (SX orografica) del torrente la carrareccia supera le numerose vie per rocciatori visibili a DX, quindi la via ferrata N. Ciardelli (15’, tabellone informativo, palina d’orientamento), e si incunea nella valle sempre più stretta ed ardita portandosi dapprima sul fianco SX (DX orografico) ed infine nuovamente sulla DX (SX orografica) con un’ampia svolta ed un attraversamento su tubi e gettata di cemento. In alcuni brevi tratti è possibile osservare resti di massicciata e di banchina che sembrano indicare una possibile origine militare di almeno alcuni tratti della strada.
Raggiunto il termine della carrareccia (30’, 1 H da Roreto, sbarra a livello) si imbocchi a DX la bella mulattiera (CM3) con massicciata che risale verso la borgata di Chezalet attraversando un impressionante numero di terrazzamenti in pietre a secco, ancora in eccellente stato di conservazione sebbene purtroppo in evidente stato d’abbandono ed in larga parte riconquistati da vegetazione boschiva.
Raggiunto il suggestivo abitato di Chezalet (30’, 1337 mt), caratterizzato da inusuali grandi cartigli indicanti i nomi di vie e località e dal quale si gode una vista molto pittoresca della chiesa sorgente sul promontorio di Chasteiran, lo si attraversi tenendosi a SX (direzione opposta alla località Casette). Dopo pochi metri si imbocchi salendo a DX la carrareccia che, con alcuni tornanti, raggiunge la sovrastante strada (asfaltata a tratti) da imboccare a SX verso Chasteiran (45’, 1509 mt, 2H 15’ da Roreto, tabelloni d’orientamento, fontana, grande croce e lapide commemorativa partigiana, chiesa), a monte del quale è nuovamente visibile un’impressionante miriade di terrazzamenti.
Concessa una breve visita a Chasteiran, riprendendo la strada si giunge con percorso lungo ma in pendenza moderata all’alpeggio di Serre (45’, 1723 mt, 3H 15’ da Roreto). Da qui, se le condizioni stagionali lo consentono, è possibile proseguire ulteriormente verso la testa del vallone di Bourcier (che piega in direzione SO, poi O, infine NO) su carrareccia sterrata che aggira una sequenza di costoni con percorso che alterna tratti in moderata salita a brevi falsipiani in discesa. Si raggiunge infine, con ampia svolta a SX (S), l’Alpe Chaulières (1843 mt, 4H da Roreto), dai pressi della quale si gode un’eccellente vista dei sovrastanti pinnacoli calcarei denominati I Dodici Vescovi.
- Cartografia:
- IGC N°1: valli di Susa, Chisone e Germanasca, Fraternali 1/25.000, n°5