E' un itinerario non troppo difficile, adatto alla primavera-autunno, che si svolge lungo un vallone selvaggio e poco frequentato.
Da Villaretto si discende per qualche centinaio di metri la strada statale, fino ad incontrare sulla destra un cartello indicante Rifugio Serafin, dove si svolta ancora in discesa fino al Ponte che attraversa il fiume Chisone. Per un breve tratto la strada è sterrata e costeggia in piano il fiume stesso.
Poi in corrispondenza delle condotte di una centrale idroelettrica, inizia la salita su buon asfalto.
Con numerosi tornanti si guadagna presto quota, salendo al fresco del fitto bosco, pendenze talvolta sostenute alternate a tratti più facili. Al km.3.5 si raggiunge una prima frazione, Clea di Basso, dove c’è un tratto pianeggiante e sterrato.
Non appena ritorna l’asfalto inizia il tratto più impegnativo, che porta al colletto panoramico con il Pilone di Bourcet km.7 m.1503.
L’asfalto termina definitivamente lasciando spazio ad un bello sterrato, mai troppo ripido, che tocca in successione le borgate di Casette, l’abitato di Chasterian km.9 che vale la pena visitare, e con uno strappo più impegnativo le Bergerie Serre km.10.5.
Rimane soltanto un ultimo lungo traverso a mezza costa sulle pendici del Clot delle Pertiche, che con alcuni saliscendi porta al fondo del vallone di Bourcet, dove la strada termina agli alpeggi Chaulieres km.14 m.1843, che si vedono solo all’ultimo.
- Cartografia:
- IGC Valli Chisone e Germanasca