
Sviluppo: 870 m + 300 m di cresta comprensivi del pendio d'uscita
Difficoltà : TD-
Materiali: mezze corde da 60 m, 12 rinvii, friends misure medie e dadi
Tempo di percorrenza: 6/9 ore, si consiglia l'uscita in vetta ma comunque sono rimaste attrezzate per la calate le soste sino al settimo tiro. La doppia dalla S5 va fatta decisamente in obliquo a destra rimanendo sulla cengia erbosa
Discesa: circa 2 h lungo il sentiero attrezzato per il rifugio Monzino.
NOTE: via alpinistica, nonostante le difficoltà non elevate non è da sottovalutare per via del notevole sviluppo, la chiodatura non sempre ravvicinata ed il terreno in uscita sul quale prestare attenzione.
Attrezzata in prevalenza con fix inox Raumer da 10 mm, primi tre tiri fix 10 mm Fixe, ultimi tre tiri fix inox 10 mm Fixe.
Dal parcheggio di Promotton in Val Veny reperire il sentiero per il rif. Monzino lungo la strada sterrata chiusa al traffico ed in direzione del campeggio “La Sorgente”.
Circa 200 m prima dell’inizio della ferrata deviare a sinistra in direzione della parete Sud.
Dopo aver attraversato una pietraia detritica risalire per facile rampa obliqua a sinistra la placca basale della parete giunti al termine piegare a destra raggiungendo l’attacco.
1 spit di sosta.
1° TIRO
Seguire l’abbondante chiodatura lungo un difficile diedro obliquo a sinistra con roccia molto sgretolosa. Dopo l’ultimo spit nel diedro uscire a destra con passaggino atletico e deviare a sinistra sino alla sosta
30 m 6b+/A0 6a obb.
2° TIRO
Raggiungere la sovrastante placca salendo circa 10 m di ripido prato e proseguire sino alla sua fine dove prima della sosta si affronta un passaggino atletico sulla sinistra delle rocce.
35 m 5a
3° TIRO
Tiro di trasferimento all’inizio su roccia e poi misto roccia terra sino ad un evidente spigolo.
Sosta alla base dello spigolo.
40 m III
4° TIRO
Arrampicata delicata sul filo di spigolo sconfinando a volte un po’ a destra e a sinistra dello stesso.
Sosta al suo culmine.
45 m 5c
5° TIRO
Netto traverso a sinistra quasi orizzontale che consente di rimanere sulla roccia evitando la lunga cengia erbosa sovrastante, sino a reperire una lingua di roccia, di 10 m, che risalita conduce al centro di una bellissima placca.
50 m 6a
6° TIRO
Risalire sulla verticale della sosta sino alla fine della placca iniziale per poi obliquare a sinistra prima per terreno semplice poi con un passaggino delicato ribaltarsi su una placca più alta e proseguire sempre a sinistra verso la sosta.
55 m 5b
7° TIRO
Affrontare con leggero obliquo a sinistra la sconfinata placca cercando le zone più facili e sempre obliquando verso sinistra sino a reperire la sosta.
60 m 5a con 3 spit (buon orientamento)
8° TIRO
Dalla sosta spostarsi leggermente verso sinistra ed iniziare a salire lungo curiose concrezioni di granito.
Alzarsi 5 m sopra il secondo spit e quando la parete diventa più poggiata deviare a sinistra attraversando un canalino che può scolare acqua, e risalire sulla parete verticale a sinistra sino fuori dalle difficoltà.
55 m 5c
9° TIRO
Spostarsi a destra nel canalino attraversato precedentemente e rimontarlo sul lato sinistro con delicati passi di aderenza in un paio di punti.
Giunti sotto un tetto che lo sbarra spostarsi decisamente a sinistra e superare un tratto verticale su roccia non buona sino sotto una pianta dove si sosta.
45 m 5b
10° TIRO
Partire bassi sotto la sosta e spostarsi per 5 m a sinistra sino al primo spit.
Da li con difficile passo di aderenza salire verso un tratto di roccia più articolata e ben appigliata anche se ricoperta da fastidiosi licheni rinsecchiti.
Questo, per orientarsi dal basso, è il primo dei due tiri che risalgono l’evidentissimo pilastro grigio posto a metà parete, sulla destra di una grande erosione.
60 m 5c
11° TIRO
Partire dritti sulla sosta ed affrontare lo strapiombino sulla destra.
Dopo il ribaltamento proseguire in placca verso un evidente scudo rosso verticale che si supera con un passaggio atletico e su piccoli appigli.
Proseguire poi verso la cuspide del pilastro intercettando una sconosciuta via che proviene da sinistra di cui si sfrutta l’ultimo spit per la progressione.
La sosta si troverà sulla cuspide del pilastro dopo aver superato un altro passaggio atletico.
60 m 6a
12° TIRO
Puntare l’evidente placca verde davanti a noi risalendo prima facili roccette e poi diedri più impegnativi sino a traversare decisamente a sinistra sotto un torrione rosso e raggiungere la sosta in piena placca a sinistra di un canalino.
60 m 5a
13° TIRO
Risalire la placca sulla verticale della sosta per poi spostarsi sulla destra verso roccia migliore ed entrare in un divertente diedro di roccia sanissima di circa 5 metri.
All’uscita del diedro continuare per roccette sino alla sosta.
30 m 5c
14° TIRO
Dalla sosta salire circa 5 m di erba e terra in direzione di una bella placca alta circa 20 m.
Risalirla ed al termine con qualche passaggio su roccette raggiungere la sosta.
30 m 5a
15° TIRO
Tiro di trasferimento con breve placchetta finale per raggiungere la sosta alla base dell’ultimo tratto di roccia prima della vetta.
La sosta si trova in direzione di un piccolo tettino triangolare alto sulla parete ed a sinistra di un evidente canalone.
45 m II/III 2spit
16° TIRO
Partire a destra di un evidente diedro salendo il suo lato destro su splendide placche.
Dopo circa 35 m, quando il diedro finisce, puntare al suo vertice e andare a sostare sulla sinistra dopo un breve tratto erboso.
60 m 5c
17° TIRO
Partire dritti sopra la sosta per placche inframmezzate da tratti erbosi sino alla sosta
55 m 5a
18° TIRO
Partire dritti su placca in direzione di un canale erboso.
10 m dopo il primo spit traversare a destra facendo attenzione alla roccia e proseguire sul lato destro del contrafforte roccioso, visibile dalla partenza del tiro, mantenendosi tra roccia e erba.
Per facili placche obliquare salendo leggermente a destra sino alla sosta.
55 m 4c
Qui terminano le difficoltà in arrampicata e bisogna andare in direzione di uno spit visibile a destra della sosta per poi proseguire in una rampa erbosa dove si incontrerà un altro spit di protezione con cordone e proseguendo sulla sua verticale si incontra uno spit di sosta con cordino in kevlar bianco/blu. 55 m. Da qui facilmente in cresta che si segue per tutta la sua lunghezza.
Dove la cresta inizia a scendere si trova uno spit con maillon da cui si effettua una calata di 30 m che porta fuori dalle difficoltà. 300 m circa compreso il pendio d’uscita attrezzato.
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