Piccozza e ramponi possono tornare utili per affrontare i tratti ripidi del percorso. Tenere conto che l’esposizione prevalentemente est da sì che i pendii prendano sole molto presto, oltre che nella parte bassa del percorso la neve sparisca rapidamente in primavera.
Dal parcheggio di Planaval si torna indietro fino ad un bivio con una stradina in salita che diventa subito sterrata (indicazione Orfeuille). Si segue la pista, talvolta a tratti invasa da slavine) che con qualche tornante prima e un lungo traverso poi conduce al bel pianoro con l’alpeggio Orfeuille 1950 m. Il percorso prosegue ora risalendo il ripido pendio-canalone a monte dell’edificio, mantenendosi prevalentemente sulla sinistra rispetto ad alcune roccette, passando non distante dalla Becca Cerè. A 2250 m si entra nello stupendo ed ameno pianoro di Plan Petet (sul margine destro poco visibili sono presenti alcuni ruderi di alpeggi. Al termine del pianoro la salita riprende ripida sulla parte destra del vallone, in direzione della bastionata rocciosa che culmina con il Monte Orfeuille e portarsi alla base del canalone di dx (salendo). Risalire il canalone fino al termine, continuare spostandosi progressivamente verso sx e percorrendo una zona di piccoli dossi e valloncelli dove si alternano tratti più o meno ripidi (non mi è percorso obbligato).
A circa 2900 m si arriva al margine del ghiacciaio dello Chateau Blanc, che presenta dolce pendenza; si punta verso il Monte Miravidi per poi imboccare la conca glaciale compresa tra questo e l’anticima dello Chateau Blanc, con visibile la parte finale del percorso. Giunti 3250 m, si hanno due possibilità per salire alla cima:
1. Si volge decisamente a sinistra, risalendo il pendio abbastanza ripido, puntando alla sella nevosa a sinistra della cresta rocciosa di sinistra. Raggiunta la sella si sale qualche decina di metri la dorsale spartiacque con il versante di Bonne, tratto abbastanza ripido, fino a giungere alla dorsale sommitale, prevalentemente pianeggiante, ma prestando attenzione alle cornici sul lato sinistro. che va seguita verso sud sino a toccare il piccolo ometto di vetta, proteso verso la Testa del Rutor, piccolo ometto di pietre.
2. raggiungere il colle dello Chateau Blanc, che si affaccia sul ghiacciaio del Rutor versante di La Thuile, seguire la facile cresta Nord costituita di neve e roccette affioranti, con uno strappo più ripido in uscita sulla dorsale sommitale, e da qui in cima.
Discesa dal versante di salita, oppure in traversata a la Thuile tramite il Colle dello Chateau Blanc, o ancora verso il Rifugio Angeli del Morion e Bonne eventualmente salendo la Testa del Rutor
- Cartografia:
- Carta dei Sentieri Nr. 3, 1:25000 - L'Escursionista Editore