Dal secondo tornante della strada sopra Planaval si prende una larga mulattiera (Alta Via numero 2) che con molte giravolte sale a nord ovest lungo la lungo la massima pendenza (prevedere di portare gli sci in spalla).
Più avanti la traccia piega verso sinistra e, aggirato uno sperone roccioso, si raggiungono dei pendii piu dolci. Da qui, sci ai piedi, si raggiunge la Montagna del Ghiacciaio, 2163 m, da dove, con un’ulteriore svolta a sinistra si sale nel bel vallone che immette sul Ghiacciaio di Cháteau Bianc. Si passa così alle Baracche di Fondo, 2340 m per proseguire poi verso il Passo di Planaval. Sotto al passo si piega a sinistra e si continua la salita non ripida passando sotto le pendici del Flambeau e del Doravidi per arrivare alla spianata nei presso del colle dello Chateau Blanc. Senza andare al colle, si risale il versante NNE fino ad un colletto della cresta NE. Si segue ora la breve cresta a piedi senza difficoltà fino all’anticima poi, più affilata fino alla cima posta poche decine di metri più a sud.
Discesa:
Si ritorna sulla traccia di salita fino intorno ai 3200 m circa. Qui si volta a destra (nord est) e si percorre il labbro destro del ghiacciaio scendendo su pendii ripidi. Ci si tiene a destra del costolone morenico (quota 2873) e si prende il vallone del Rio Orfeuille tenendosi più o meno al centro. Lo si discende fino ai piani ove sorgono le Alpi Plan Petet, 2284 m. Qui occorre andare a sinistra per evitare un tratto a imbuto. Si ritorna poi al centro del vallone con direzione nord nord-est fino ad arrivare ai piani appena sopra a Planaval.
Variante salita:
Quello descritto come itinerario di discesa puo’ essere percorso anche in salita, specie in stagione avanzata, quando la strada forestale fino ad Orfeuille e’ sgombra:
all’ entrata del piano di Planaval girare a sx per la strada forestale (vietato l’ accesso) con direzione prima Miollet, poi dopo 200 m. Orfeuille – Plan Planet.
Seguirne il tracciato fino alle baite di Orfeuille (1950 m.).
Per valloncelli che alternano tratti piu’ o meno ripidi si raggiunge la base del ghiacciaio con cui ci si ricongiunge con l’ altro itinerario
- Bibliografia:
- R.Aruga, C.Poma. CDA. Dal Monviso al Sempione. N° 59