Dal parcheggio si prosegue lungo la strada che attraversa il caratteristico villaggio di Fouillouse e lo si lascia alle spalle (in alternativa prendere il sentiero che piega verso sx subito fuori dall’abitato che porta direttamente al rifugio). Inizialmente l’andamento è pianeggiante, poi si entra in un lariceto e la strada prende quota, con possibilità di scorciatoie nel bosco. Si seguono le indicazioni per il Col du Vallonet, mantenendosi sempre sulla sinistra del corso del torrente. Il lariceto finisce e si giunge su un pianoro erboso dove si trovano i resti del forte de Plate Lombarde.
Si prosegue a sinistra, sul sentiero per il Pas de la Couletta fino a raggiungerlo, in basso a sinistra è ubicato il Refuge de Chambeyron m. 2626 (ore 2,30 da Fouillouse). Dal colle si prosegue lungo il Vallon de Chambeyron , seguendo un buon sentiero (con ometti) che risale delle chine erbose e degli avallamenti detritici, passando nei pressi di alcuni laghi. Giunti in vista del lago dei nove colori si prende verso dx risalendo per vaghe tracce il cols des terres jaunes, da qui la parte finale dell’itinerario inizia presso un grande gendarme di roccia giallastra alla base della cresta NNE. Di qui seguire una successione di cenge detritiche verso sinistra (ometti, bolli rossi e frecce molto evidenti) interrotte da piccoli e facili gradini rocciosi (II).
Scavalcare una serie di nervature trasversali tra piccole torri nerastre, fino agli ultimi salti sottostanti la vetta. Alla base di questi salti si trova un ripiano inclinato, di pietrame, ove conviene legarsi. Fin qui non vi sono difficoltà alpinistiche significative, ma il tipo di terreno (roccia friabile, sfasciumi franosi, esposizione) richiedono prudenza.
Si supera ora una placca inclinata e liscia alta 5-6 m per una fessura (passo di IV, sosta con 2 ch. alla base, sosta 2 fix attrezzata per la discesa sopra il passo, è presente da poco anche una corda fissa) che porta alla base del canale camino terminale alto circa 25 m, quasi verticale, con fondo ghiaioso (spesso ricolmo di neve gelata) e con le sponde di roccia franosa. Lo si sale sulla dx (II-III, sosta 2 spit e catena all’uscita) e si guadagna il pianoro sommitale e la vetta.
Discesa lungo l’itinerario di salita totale 1700 d+ 25km sviluppo.