Dal parcheggio imboccare il viottolo presso la fontana (palina con indicazioni sbagliate, tempo per Piginiere ca. 40’, non ci vuole 1h30), attraversare il villaggio e seguire il sentiero, che sale ripido nel primo tratto poi va via in piano, passa vicino ad un’edicola votiva e sempre stando nel bosco sbocca sulla strada sterrata che da Belle Crete scende alle baite di Piginiere. Passare il ponte sul torrente, salire lungo la sterrata e proseguire fino ad incontrare la strada che proviene da Planaval. Continuare lungo questa, ad un sasso con bollo diventa sentiero che procede quasi in piano aggirando le pendici dell’Aouille. Attraversata una cascatella che scarica nel sottostante orrido, il sentiero inizia poi a salire ed entra nella comba di Chambave per poi proseguire per gli alpeggi di Liconi. A questo punto si hanno due possibilità:
1. Prima di scendere al torrente di Chambave si stacca a destra il sentiero n. 20, il bivio è pochissimo visibile, attualmente vi è un ramo d’albero come indicazione. Seguire il sentiero che sale ripido con alcuni tornanti, attraversa tratti franati poi risale un promontorio erboso ed arriva all’alpeggio Gran Plan (2187 m);
2. Attraversare il torrente e risalire sul ripido versante opposto, verso Liconi; arrivati al sovrastante pianoro piegare leggermente a destra, si arriva ai ruderi della Capanna Chambave (1880 m) da dove parte una traccia di sentiero che punta verso la testata del vallone, risale con due tornanti sul pendio, poi quasi in piano arriva presso il torrente, scende per attraversarlo e risale all’alpeggio Gran Plan.
Dall’alpe Gran Plan si risale il promontorio erboso a ridosso dell’alpeggio (frecce gialle) e giunti al culmine si vede la testata del vallone con i due colli. Seguire ora il sentiero, sempre evidente e segnato con frecce gialle ed ometti, che rimonta il vallone. Arrivati quasi alla testa, presso dei pendii erbosi, il sentiero piega verso destra in direzione del Colle Battaglione Aosta. Qui lo si abbandona e si inizia a risalire, senza percorso obbligato, il pendio detritico ed erboso, lasciandosi alla propria sinistra il solco scavato dalle frane. All’inizio la salita è abbastanza agevole, su pendenza ancora moderata e terreno portante, ma arrivati sotto il colle la pendenza aumenta ed il terreno diventa franoso. Cercare allora di mantenersi sulla parte erbosa (sulla destra salendo), poi risalire sulle roccette sporgenti arrivando così alla larga sella del colle.
Discesa e ritorno sullo stesso percorso dell’andata.
- Cartografia:
- Carta L’Escursionista, Fg. 1, Monte Bianco – Courmayeur, Scala 1:25000
- Bibliografia:
- A. Giorgetta - Valdigne, gli itinerari escursionistici - Zanichelli Editore