Itinerario di massima:
Monginevro m. 1854 – Colle des Trois Freres Mineurs m.2586 – Passo dell’Asino m.3009 – Punta di Chalance Ronde m.3042 – La Punta m.3047 – Pointe des Rochers Charniers m.3063 – Col Scies Charniers m.2966 – Pointe des Trois Scies m.3032 – Colle dello Chaberton m.2674 – Monginevro m.1854
Dal parcheggio, si seguono le indicazioni Chabertom iniziando una dolce salita lungo la stradina forestale che si inoltra nel bosco all’interno del vallon de Baisses. Superata la Grangia les Baisses (attenzione ai cani da pastore), si sale un versante erboso, tenendosi a sinistra. Si giunge ad un bivio per proseguire a sinistra lungo una strada sterrata visibile a tratti, lasciando sulla destra il sentiero che va allo Chaberton. Si prosegue per prati al di sotto della seggiovia e si entra in una zona alberata. Si giunge ad un bivio e si tiene la destra verso il Col des Trois Freres Mineurs, mentre a sinistra il bivio conduce al Col de la Lauze. Si prosegue ancora per prati erbosi e si giunge infine al colle (rudere) 2586 m.
Dal colle si scende nel vallone sottostante, imboccando la valletta laterale in direzione della Pointe de Chalance Ronde.
Qui il sentiero sparisce tra immani pietraie, si prendano come riferimento due terrazzi rocciosi che si raggiungono abbastanza facilmente. Oltre il secondo, si deve salire obliquando leggermente a sinistra per pendii ancora più ripidi e instabili, fino a giungere ad un cambio di pendenza, ormai in vista del Passo dell’Asino, dove riappare la traccia che in breve porta al Passo stesso.
Da qui in pochi minuti a sinistra lungo l’ampia dorsale detritica in vetta alla Chalance Ronde.
Ritornati al passo, si rintraccia il comodo sentiero sul versante francese che prosegue in cresta toccando facilmente la modesta asperità de La Punta, contraddistinta da una pietra di confine. Ancora per facile cresta di rocce rotte e si toccano i Rochers Charniers, le cui roccette sommitali non presentano alcuna difficoltà.
A questo punto, si deve raggiungere il colletto Scies Charniers, senza traccia per pietraia, dove si attacca la parte più impegnativa della gita. (prima di proseguire è possibile anche scendere dalla “via normale” della Pointe de Rochers Charniers, scendendo per i ghiaioni del canalone sud-ovest, che riportano nel pianoro sotto al col de Trois Freres Mineurs).
Qualche raro ometto indica la direzione, che è sempre abbastanza ovvia, si procede ove possibile appena sotto il filo di cresta versante francese, aggirando i vari torrioni sempre sulla destra. Si supera qualche passaggio di II, di cui uno in disarrampicata. La roccia non è assolutamente solida, bisogna prestare attenzione. I facili passi di arrampicata sono intervallati da delicati traversi su sfasciumi sospesi su ripidi canaloni, vietato scivolare, tuttavia il passaggio è piuttosto ampio.
Raggiunto un intaglio, si sale la paretina finale per tracce e ghiaia, fino alla placca che precede la vetta, qui roccia ottima e con divertente arrampicata in cima al dente più alto della Trois Scies.
La discesa è molto meno impegnativa (EE) basta scendere di qualche metro per cresta e risalire all’anticima, per ritrovare un sentiero che attraversa l’altopiano sotto la vetta; sentiero che scompare quando si riprende a scendere più nettamente verso il colle dello Chaberton, per fini detriti molto ripidi, ma non pericolosi, basta ricordare di obliquare verso sinistra sulla verticale del colle, in modo da evitare alcune balze rocciose.
Dal colle Chaberton non resta che scendere per il frequentato sentiero nel vallon des Baisses e riprendere l’itinerario di salita.
- Cartografia:
- ICG 1:50000 Valli Susa Chisone e Germanasca
- Bibliografia:
- guida TCI CAI