EE solo per il tratto della grande frana. Il resto E e T.
In treno da Roma: scendere alla stazione ferroviaria di Ladispoli e prendere bus fino a Cerveteri e poi Cimitero Nuovo.
La partenza avviene dal Cimitero nuovo di Cerveteri da dove si dipana una carrareccia verso nord-est. La carrareccia attraversa dopo poche centinaia di metri una antica porta etrusca (mura a blocchi squadrati su entrambi i lati della strada) e poco dopo sopravviene a un bivio. Si continua dritto, tralasciando la deviazione a destra e poco dopo si perviene a un recinto con cancelletto. Se il cancello è chiuso con catena lo si scavalca altrimenti lo si apre avendo cura di richiuderlo bene.
Dopo qualche centinaio di metri si perviene al bivio per il sentiero Sassaiola il cui nome è reso evidente dal terreno dello stesso. Porre attenzione ai segni, cartelli assenti, coordinate GPS 42.02810 N 12.11851 E. Il sentiero Sassaiola si dipana dalla stradina allontanandosi deciso verso est a raggiungere il Fosso della Mola che nascosto costeggiava la stradina a est.
Dopo diverse curve il sentiero Sassaiola perviene al guado sul Fosso presso le vecchie Ferriere. Lì si prende a sinistra lasciandosi alle spalle le Ferriere e si costeggia il fosso fino a un bivio. Tralasciare momentaneamente il bivio e procedere qualche decina di metri per giungere alla prima cascatella, detta Cascata di Castel Giuliano (42.03514 N 12.12738 E).
Tornare al bivio nei presso del guado.
(Per vedere la cascata anche dall’alto, consigliato, si prende la stradina che sale a est e subito si incontra un nuovo bivio da svoltare a sinistra: dopo poche decine di metri si giunge alla cascata, cartelli).
Al bivio nei pressi del guado ora si va verso le Ferriere e le si supera lasciandole sulla sinistra, il Fosso è alla propria destra. Ora il sentiero diviene più selvaggio. Dopo aver passato un guado costituito da muretti di vasche artificiale (da qui il corso d’acqua è chiamato anche Torrente delle Ferriere, per evidenti motivi). Si perviene a un bivio presso una confluenza: si risale il sentiero (tracce) che risale il corso d’acqua confluito (Fosso di Monte La Guardia, perché costeggia a nord tale monticello) per qualche decina di metri (destra o sinistra a seconda delle stagioni idrologiche) e si perviene alla cascatella detta Caduta dell’Ospedaletto.
Per continuare il giro si deve tornare indietro verso la confluenza, continuando su tracce di sentiero verso sud-ovest, tenendo il Fosso della Mola sulla propria destra. Si passa una frana con grandissimi massi, sgusciando tra i quali si riguadagna il sentiero poco avanti. Tale sentiero o tracce di esso continua fino a un bivio mal segnato da cui si dipana un sentiero che si allontana dal Fosso salendo il pendio del Monte Ospedaletto. Se si vuole si può procedere fino alla fine del sentiero che costeggia il Fosso, alla fine del quale c’è il vertiginoso salto della cascata detta Braccio di Mare.
Per raggiungere la base della cascata si torna indietro al bivio del pendio del Monte Ospedaletto da cui si dipana il sentiero segnato da pochi bolli che risalendo e poi attraversando a mezza costa verso sud si immette sul sentiero ciclopedonale detto Snake (attenzione a eventuali mountain bike in discesa). Seguendo tale sentiero a destra in discesa si perviene a un bivio, in cui si prende ancora a destra e si scende finalmente al sentiero, ora stradina, che costeggia il Fosso della Mola. Ivi prendendo verso destra o nord si perviene alla cascata Braccio di Mare con annesso laghetto (42.02983 N 12.13044 S).
Tornando da Braccio di Mare si percorre la stradina verso sud, tenendo il Fosso sulla propria destra. Si cammina così per diversi per diverse centinaia di metri per arrivare a costeggiare l’ultima cascatella detta Cascata dell’Arenile (breve sentiero sulla propria destra per visitarla). Dopo la visita si continua sempre sulla stradina che arriva a un cancelleto. Scavalcarlo o se non serrato aprirlo e chiuderlo e dopo qualche curva si arriva presso degli edifici di una azienda di allevamenti. Superati tali edifici si scende brevemente e si perviene a un bivio, che si prende a destra. La strada fa una semicurva e arriva a costeggiare il Fosso: lì ci sono due guadi a distanza di pochi metri, si sceglie il più basso e si attraversa il Fosso prendendo la stradina che ora sale con un tornante. Si lascia così il Fosso della Mola che dopo Cerveteri cambia nome in Fosso Vaccina e sfocia nei pressi di Ladispoli.
La stradina arriva a un bivio in cui bisogna mantenere la sinistra. Ora ci si ricongiunge all’itinerario di partenza poco a est della porta etrusca. Si procede quindi verso sud superando la stessa e giungendo poco dopo al parcheggio del Cimitero Nuovo di Cerveteri.
- Cartografia:
- Carta Monti della Tolfa 2 Edizione Il Lupo - Carta Istituto Geografico Militare 1:25000 - Carta Open Street Map - Carta Google Maps Rilievo