L1: salire un piastrino di roccia articolata 4c , per poi guadagnare una piccola terrazza erbosa attraversare uno spigolo a sinistra e con esposta traversata 5b raggiungere un terrazzino di sosta
L2: superare uno strapiombino 5b e poi impegnarsi in un fessurino che muore contro una cornice; afferrare un diedrino sfuggente e poi uscire su una comoda cengia
L3: non seguire le facili rocce accatastate che costituiscono la prosecuzione del filo del pilastrino, ma andare a sinistra qualche metro e affrontare un diedro chiuso da un tetto squadrato. Superarlo con movimento atletico 1 chiodo (lasciato) 6a e afferrare il bordo di una cornice che permette di traversare in placca a destra, 5c e nessun chiodo per parecchi metri. Scavalcare una stele e sostare su clessidre dietro di essa.
L4: sul facile filo di spigolo 4c fino in cima al contrafforte
Discesa: proseguire in salita al meglio tra ontani e pietraie, fino a quando sulla destra si può scendere disarrampicando nel canalone sottostante del Pissai d’Cerel. Scenderne il fondo sull’accumulo nevoso di slavina e, in prossimità di tre evidenti betulle, piegare a destra dove uno stretto passaggio permette di raggiungere uno zoccolo che si discende fino alla base del torrione.
Importante! Non proseguire nel canale perché, poco sotto c’è il salto del Pissai di 30 m!
- Cartografia:
- IGC serie Monti 103
- Bibliografia:
- Vallone di Sea un mondo di pietra - M.Blatto