A inizio stagione il pendio finale, rivolto a nord, può presentare ancora abbondante innevamento, è quindi consigliabile avere con sè piccozza e ramponi.
Nel periodo estivo il transito della strada è regolamentato, vi si può accedere fino alle 9, è presente un servizio bus-navetta.
Dal parcheggio ci si incammina lungo la strada sterrata che con lieve pendenza porta in 3 km, molto panoramici, al pianoro sotto il Refuge des Drayeres 2180 m. In alternativa alla stradina, subito dopo il parcheggio, si può attraversare il torrente Clarée e seguire il bel sentiero a mezzacosta, con qualche saliscendi, che conduce nei pressi del rifugio (questo percorso allunga leggermente i tempi di percorrenza).
Si prosegue sul sentiero che ora sale in modo più deciso passando alla destra del rifugio, e si snoda seguendo il corso del torrente dall’alto, fino a piegare decisamente verso sinistra.
Si giunge successivamente ad un vasto pianoro acquitrinoso, che si attraversa grazie ad un bel sentiero lastricato, e attraversatolo si riprende a salire tra affioramenti rocciosi, toccando in breve il primo lago di giornata, il Lac de la Clarée 2433 m.
Si prosegue a destra, lungo un sentiero che risale una barriera rocciosa posto sotto ad uno sperone con numerose fortificazioni e bunker, fino a scollinare ad un colletto che si affaccia sul Lac Rond 2459 m. Lo si costeggia a destra, in lieve discesa, oppure si percorre un sentiero a sinistra, un po’ meno scorrevole perchè si deve attraversare una pietraia ma un po’ più breve, sino ad arrivare al termine del lago.
Prima di arrivare al terzo lago (Lac du Grand Ban, occorre proseguire a sinistra, seguendo il sentiero per il Col des Cerces, che si raggiunge dopo un tratto un po’ più ripido, 2574 m. Ora bisogna trascurare il sentiero evidente che prosegue in discesa verso il Lac des Cerces, e salire a sinistra per una ventina di metri, rintracciando un sentiero che diventa subito dopo ben evidente. La traccia inizia a compiere un lungo traverso, alzandosi sopra la barriera rocciosa che precipita sul sottostante Lac des Cerces.
Questo sentiero è sempre camminabile, ma via via diventa un po’ più aereo, con un paio di passaggi leggermente esposti, dove occorre il piede fermo.
Da qui si vede ormai chiaramente la parte alta del percorso e la cima. Quando termina il lungo traverso, si arriva ai piedi della pietraia della Pointe des Cerces; si compie un semicerchio da sinistra a destra, seguendo le tracce tra roccette e detriti, che conducono alla base di un canalino (innevato a inizio stagione) che va attraversato, per poi risalire un piccolo sperone roccioso ricoperto di detrito, tratto un po’ faticoso ma breve.
Arrivati al termine dello sperone, si apre dinanzi il vasto pendio detritico proveniente dalla vetta. Qui il sentiero principale attraversa verso sinistra nel punto pianeggiante del pendio, e poi risale a serpentine lo stesso, giungendo direttamente in cima.
In alternativa è possibile, dallo sperone, proseguire oltre seguendo una traccia che risale una poco pronunciata dorsale detritica, sino a giungere sulla cresta ovest originata dalla cima. La si segue ora verso sinistra, non c’è nessuna difficoltà anche se è bene evitare il versante opposto perchè molto strapiombante. Si giunge così poco dopo sulla panoramica cima, croce metallica.
Discesa per lo stesso itinerario di salita.