Si può dividere la via in due parti principali:
– cengione, che in circa 1km porta da circa 2300 a circa 2400;
– canalino, che sale fino a circa 2500 a pochi metri dalle vetta.
Da Campo Imperatore salire al rif. Duca degli Abruzzzi, quindi percorrere la cresta del Monte Portella (2385m) fino al Passo della Portella e quindi fino alla sella prima dell'Anticima di Pizzo Cefalone.
Da qui si può scendere verso Campo Pericoli con due alternative:
1) seguendo idealmente la traccia che in estiva consente di raggiungere la sella tra il Cefalone e Intermesoli;
2) raggiungendo la sella oltre l'Anticima di Pizzo Cefalone e scendendo da questa.
In entrambi i casi bisogna poi raggiungere la grande roccia sotto l'evidente inizio della via.
Qui è possibile riposare e prepararsi per la via.
Dalla grande roccia, puntando la piccola grotta visibile già durante l’avvicinamento, si guadagna il cengione con un pendio di circa 45/50°.
Qui si segue l’evidente cengia, che, con una inclinazione tra i 30° e i 45°, alternando tratti larghi 2/3 metri a pochi centimetri, traversi esposti su pendii di neve, aggiramenti di gendarmi rocciosi aggettanti e tratti in ‘grotta’, conduce fino a circa 2400m di quota.
Da segnalare, come elemento caratteristico della via, che alla pendenza longitudinale della cengia spesso si aggiunge quella trasversale, a costante memoria delle centinaia di metri di vuoto che ci separano da campo pericoli.
Il canalino, il secondo (ma più evidente) dei due che si incontrano lungo la cengia, si sviluppa per poco meno di 100m, con inclinazione che va dai 45 ai 60 gradi.
Usciti dal canale si è in cresta, da cui in pochi metri si raggiunge la croce di vetta.
Discesa dalla “normale” estiva. Poi di nuovo cresta del Portella o (valutare pericolo valanghe) dal sentiero estivo