Dalla piccolo spiazzo davanti alla chiesetta, dedicata al Beato Giovanni Paolo II, seguire una stradina asfaltata in discesa, terminato l’asfalto si prosegue su sterrata dove troviamo l’unico cartello con segnalazioni relative al sentiero. Si Risale la sterrata fino a confluire sulla strada provinciale 86, si percorre un tratto di provinciale fino ad incontrare alla sinistra, la sterrata in salita nel rado bosco.
La sterrata termina nei pressi di una grossa vasca per l’acqua in cemento, seguire ora la traccia di sentiero a sinistra e con varie giravolte risale il pendio, si avvicina ad un solco di rio in secca, lo attraversa risale il pendio erboso fra radi cespugli di ginepro, poi piega a sinistra e raggiunge una piccola dorsale, risale ancora a sinistra di traverso, riferimento un piccolo pino solitario, poi ritorna a destra e con alcune giravolte risale e supera una piccola fascia rocciosa che sbarra trasversalmente il canale, ora il sentiero taglia il canale sopra la barriera e raggiunge la dorsale opposta, larga ed erbosa, risale con larghe giravolte il grande pendio erboso e giunge in una zona dove il pendio inizia ad avere rocce sporgenti, seguendo i bolli di vernice, si piega a sinistra, si superano alcune piccole balze, si ripiega a destra e con un traverso ascensionale si sale a vista alla Sella Malecoste, m. 2229.
Il sentiero risale ora verso la Cima delle Malecoste e senza raggiungerla, poco prima della vetta taglia trasversalmente il pendio e raggiunge la cresta sommatale; ora il sentiero non si discosta molto dalla cresta e con andamento a saliscendi raggiunge la Cima Giovanni Paolo II, m. 2424, grossa croce in ferro.
Per il Pizzo Cefalone si torna indietro di pochi passi, si scende un breve canalino sul versante sud e si aggira il gendarme roccioso, sul quale poggia la croce, sul versante sud, si prosegue su sentiero sempre ben segnato con bolli di vernice, i passaggi sono sempre facili ma il percorso in alcuni tratti è esposto da entrambi i lati, poi sul finale la cresta si fa più facile, incrocia il tracciato della via normale ed in breve si è in vetta.
Panorama eccezionale a 360°! Discesa sullo stesso percorso di salita.
- Cartografia:
- Trekmap Gran Sasso d'Italia - Technopress