Il primo tiro si fa quasi tutto a friend (utile anche il 3). Si tratta di 50m scarsi che seguono la logica fessura, che conviene lasciare solo verso metà per spostarsi a SX ed andare ad intercettare l’ unico chiodo a fessura del tiro, per poi approdare all’ unica, evidente ed inconfondibile cengia che determina la prima sosta. Questa però consiste in un unico vecchio chiodo a fessura in una nicchia sulla DX, ed è anche difficile da trovare! Converrà avere chiodi per rinforzare. Nell’ insieme, mi pare si tratti di qualcosa di più rispetto al IV grado relazionato dai primi salitori.
Il secondo tiro procede dritto (V+ all’ attacco), salvo trovare dopo 15m una nuova sosta vera e propria (calata?) su chiodi ben più recenti. Volendo proseguire, si tratta di percorrere circa altri 30m, che portano ad una ennesima sosta nuova, fornita di calata. A SX procede un canale poco invitante.
Noi abbiamo deciso (complice la linea sulla foto) di proseguire dritti in placca; esiste in questo caso il modo di proteggersi con dei microfriend in alcune fessurette, ma non è facilissimo. In questo caso comunque le difficoltà non sono inferiori ad un V/V+.
18-07-2015 Sole-Bagnoli
- Bibliografia:
- Dolomiti di Brenta Vol. 1 di Francesco Cappellari