dal parcheggio si segue inizialmente la stradina entrando all’Alpe Devero un primo gruppo di case dove si trova il Rifugio Sesto Calende, arrivati nei pressi di una chiesetta (località Ai Ponti) e di un ponte si deve volgere a sinistra, in direzione della partenza degli impianti di risalita (cartelli indicatori per il Monte Cazzola e la Scatta d’Orogna.
Prima di raggiungere gli impianti si traversa un ponte a destra e si prosegue con evidente percorso verso un gruppo di case ai margini del grande pianoro, note come Piedimonte.
Ora si valica un ponticello e si piega decisamente a sinistra entrando nel bel bosco di faggi, che si risale con una fitta serie di tornanti (è quasi sempre presente la traccia fatta da scialpinisti o altri ciaspolatori) aiutati dai segnavia biancorossi visibili sugli alberi, superando un tratto abbastanza ripido, Si segue sempre parallelamente il piccolo Rio di Buscagna fino ad arrivare a circa 50 metri da una piccola bastionata rocciosa sovrastata da una ripida parete con pochi larici.
Ora il bosco si dirada, si oltrepassa un ponticello in legno e davanti noi si apre un pianoro che con facile e intuitivo percorso si raggiunge l’Alpe Misanco 1907 .
Dall’Alpe Misanco si procede verso sud (salendo verso sinistra) evitando eventuali tracce a destra che portano nel Vallone del Rio Buscagna, cercando di restare alti rispetto il piccolo avvallamento alla nostra destra. In questo tratto la pendenza è lievemente più accentuata; si raggiunge uno spallone dove ha inizio la dorsale NE del Monte Cazzola.
Si prosegue ora sul filo dell’ampia dorsale prima prima verso sinistra e poi a destra, superando un piccolo avvallamento, dove un ultimo pendio conduce sull’ampio cupolone del Monte Cazzola, piccola croce metallica
In discesa si segue lo stesso itinerario di salita.
- Cartografia:
- carta escursionistica Parco Naturale Alpe Veglia e Alpe Devero. scala 1:30000
- Bibliografia:
- Tracce bianche di E. Ferrari e Alberto Paleari. Monte Rosa Edizioni