Dal parcheggio di “Cà dei rogni” imboccare il sentiero per la “val del ferro”, in prossimità dell’omonima cascata. Salire fino alla baita della “casera del ferro” a quota 1960 (buon posto da bivacco). Proseguire in direzione della parete EST del Cavalcorto, fra zolle e ganda, fino a raggiungere l’evidente canale che scende dalla “bocchetta del Cavalcorto”, inconfondibile per la presenza di un grosso masso a forma di incudine. Risalire il canale tenendosi a sinistra fino alla bocchetta. Scendere dal lato SUD per ripidi pendii erbosi, e appena possibile entrare nel canale a destra faccia a valle. Da un’evidente cengia esposta con passi di roccia si aggira lo spigolo mettendo piede sulla cengia ai piedi della parete SUD.
La via attacca 100 metri verso ovest lungo la cengia (spit color oro).
Itinerario poco esaltante, che alterna tratti su placche spesso lichenose e improteggibili, con chiodi ormai vetusti e lontani, a pericolosi e lunghi run-out su zolle d’erba. In generale pure le lunghezze in fessura sono pericolose per la quantità di erba presente! Soste attrezzate per la discesa in doppia.
Difficoltà di proteggibilità 2+/3!
- Cartografia:
- carta nazionale della Svizzera, SCIORA foglio 1296 1:25000
- Bibliografia:
- M. Sertori-G.Lisignoli, SOLO GRANITO