Lunghezza: 8,35 Km
Dislivello: 544 m
Difficoltà: Medio (IBP-55)
Dal parcheggio partiamo seguendo la strada asfaltata a destra seguendo l’indicazione per la frazione di Picon. Attraversato il Torrente Cosizza, svoltiamo decisamente a destra, seguendo la strada che pian piano si alza in leggera salita. La nostra prima tappa è Picon, quindi, a tutti i bivi successivi, manteniamo la strada principale, sempre asfaltata, e seguiamo le indicazioni, quando presenti, per questo piccolo borgo abitato solo d’estate. Avremmo potuto raggiungere Picon in auto, ma seguire a piedi questa piccola stradina silenziosa, assolutamente poco frequentata, che per farsi largo, taglia in due la vegetazione, regala una sensazione di calma da non perdere.
Continuando in dolce salita, dentro una galleria di fronde, nei rari spazi fra i rami, sulla destra, in cima alla collina, si inizia ad intravedere il Santuario di Castelmonte. Arrivati a Picon, incontriamo il sentiero CAI 760 che sale da Scrutto. Lo imbocchiamo svoltando a destra e da strada asfaltata il fondo si trasforma subito in un largo sentiero sterrato. Il facile sentiero sale costantemente fino al raggiungimento di una panchina di fronte ad una piccola cappella dedicata alla Madonna. La leggenda narra di una sfida di velocità fra la Vergine ed il Demonio con in palio le anime di Cividale. La gara fu vinta dalla Madonna che, volando, poggiò per prima il piede sulla sommità del rilievo di Castelmonte. Proprio qui, su di una grande pietra accanto alla cappelletta, continua la leggenda, si può ancora vedere l’impronta lasciata dalla Santissima.
Da qui il sentiero sale più rapidamente ed anche il fondo si fa più stretto ed impervio con alcuni passaggi impegnativi ma non impossibili. In effetti affrontare questo tratto subito dopo un acquazzone potrebbe essere alquanto scivoloso. Con un ultimo tratto di bosco, il sentiero sbuca sulla strada asfaltata di Castelmonte che si attraversa, percorrendo l’ultimo breve tratto sul Sentiero Italia. Ci troviamo proprio dietro le antiche mura del Santuario. Una scalinata ci porta al piazzale dell’accesso sud-orientale. Spettacolare il panorama con il Matajur e il Monte Nero fra i protagonisti. Entriamo nella cittadella con la visita obbligata al Santuario e i suoi dintorni.
Per il ritorno scegliamo di scendere dalla lunga scalinata che scende nel piazzale principale, e da qui, di seguire un tratto della strada asfaltata che scende girando intorno alla fortificazione, per ammirare i panorami che si aprono sulla pianura. Poche centinaia di metri e raggiungiamo l’attacco del sentiero CAI 760, già percorso all’andata. Lo imbocchiamo a sinistra, entrando nel bosco, per ritornare al parcheggio percorrendo l’itinerario già fatto all’andata. (10.05.2021)
- Bibliografia:
- “Escursioni e passeggiate in Friuli” Vol.4 - ed.Messaggero Veneto.