
A Castellaro di fronte al Parco delle Sculture di Rainer Kriester parte una rampa in cemento che diventa subito un ripido sterrato in salita in mezzo agli ulivi. Poi spiana e percorre il crinale in mezzo a orti, vigneti e uliveti, incrocia una strada asfaltata e prosegue su di essa verso destra, la strada diventa sterrata, (qui appare il segnavia rombo rosso pieno che ci porterà fino al crinale dove si incrocia la strada sterrata proveniente da Arnasco) la si segue tralasciando vari bivi, facendo attenzione si vede sempre il segnavia anche se in alcuni punti la vegetazione tende a nasconderlo.
Si devia su sterrata a destra in salita, giunti ad una serie di fasce di ulivi con di fianco una baracchetta dei cacciatori, si punta verso questa in salita sempre col segnavia, tralasciando la stradella a fondo in parte erboso che va verso destra.
Si passa a valle della baracchetta, da qui si ha solo una traccia persa in mezzo alla fitta e pungente vegetazione, sempre col segnavia, che a volte è solo una lineetta rossa, si arriva ad incrociare la strada sterrata che si era lasciata prima. Il sentiero col segnavia taglia la strada sterrata diverse volte, se non volete fare il sentiero potete proseguire sulla sterrata leggermente più lunga. Si arriva alla fine della strada sterrata a quota circa m.650.
Si prosegue con sentiero in mezzo ad una bella e giovane pineta pianeggiando verso destra, poi al bivio il sentiero sale decisamente ripido verso sinistra, in questo punto è eroso dal passaggio delle moto e dall’acqua. Si sbuca su dei panoramici prati poco sotto alla strada sterrata che proviene da Arnasco (Questo è il punto dove arriveremo col sentiero del ritorno). Per prato, sempre seguendo il segnavia rombo rosso in salita, si arriva sulla strada sterrata dove si trova il segnavia triangolo rosso vuoto.
Sulla strada si gira a sinistra in salita, si passa una Fornace da calce “Madonna del Rosario del 1850” e si giunge in breve ad una sella erbosa che da sulla Val Pennavaire m.830 circa, la strada dopo poco finisce.
Alla sella inizia il Sentiero dei Giganti (il sentiero scende verso la Val Pennavaire passando sotto ai torrioni e alle pareti rocciose del Monte Nero costeggiandone le pareti nord, questo tratto è di rara bellezza e suggestione, un piccolo angolo di dolomiti, non per niente nel tratto finale dove si va sbucare è denominato il Giardino di Monte Nero), all’imbocco vi era un cartello ora scomparso che lo indicava con percorrenza di ore 3,30 con segnavia un bollino rosso.
Alla sella si va verso nord (versante Val Pennavaire), si individua subito un pianeggiante sentiero erboso, il sentiero passa ora tutto sul lato Val Pennavaire, si trova in breve il bollino rosso che ci accompagnerà fino alla Colla di Curenna m.900 circa tra il Monte Nero e il Castellermo dove andremo a sbucare.
Piano piano il sentiero scende a costeggiare le pareti e i pinnacoli rocciosi del Monte Nero, impossibile non fermarsi in continuazione col naso all’insù a guardare. Si prosegue con vari sali scendi, tratti rocciosi, si passa una seconda fornace da calce, e si arriva ad una presa d’acqua chiusa da una porticina metallica. Qui finisce il sentiero tracciato, si prosegue verso destra su labile traccia e a volta niente, sempre seguendo il segnavia bollino rosso sugli alberi, si passano i resti di un aereo schiantatosi contro le pareti del Monte Nero anni fa, e si comincia a risalire di quota.
Ripidamente si sale tra erba e ghiaioni fino ad arrivare a sbucare alla Colla di Curenna quota 900 m.circa tra il Monte Nero e il Castellermo, dove si ritrova il sentiero col segnavia triangolo rosso vuoto che ci accompagnerà fino alla chiesetta di San Calogero.
Qui, ad oggi, si trova ancora il cartello che indica il Sentiero dei Giganti. Si prosegue verso destra sul sentiero, si arriva alla chiesetta di San Calogero m.1012, si passa di fianco a questa e con segnavia x rossa si prosegue per il Castellermo. Due punte quella a destra con la croce di vetta e quella a sinistra più alta, punto culminante dell’itinerario.
Si ridiscende col sentiero di salita alla chiesetta di San Calogero e alla Colla di Curenna, dove si era sbucati col Sentiero dei Giganti, qui si svolta a destra su sentiero con segnavia ++ rosso. Si prosegue tra boschetti e prati costeggiando il lato sud del Monte Nero, a volte si trova anche il segnavia due triangoli rossi.
Si lascia poi a destra in discesa il segnavia ++ rosso che scende a Leuso (Vendone), e si prosegue sempre costeggiando il crinale verso est/mare (si deve tornare al prato sotto alla strada proveniente da Arnasco dove si era arrivati all’andata), vi è qui solo una vaga traccia, tra quelle delle mucche, a volte con segnavia tre bollini rossi, a volte con un pallino rosso.
Si prosegue rimanendo + o – sulla quota, e quando si vede la strada sterrata si punta al prato sotto questa dove si era sbucati all’andata, si vede sotto il prato il crinale di salita/discesa con la strada sterrata nella parte bassa. Giunti al prato si riprende il segnavia rombo rosso pieno verso destra e poi in ripida discesa ripercorrendo il tragitto fatto in salita fino a scendere sulla strada sterrata dove termina a quota 650 m.circa, qui si può fare sia la traccia che taglia la strada che seguirla fino a tornare a Castellaro al Parco delle Sculture di Rainer Kriester concludendo il giro.
- Cartografia:
- Cartina Comunità Montana Ingauna
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