La nuova cartellonistica indica dei tempi di percorrenza decisamente stretti.
Partendo da Grange Hubert il dislivello è di circa 800 m.
Per chi volesse partire a piedi da Grange Hubert, 500 m dopo Eclause una strada sterrata si stacca sulla sinistra, ed in circa 5 km porta alle baite. La strada è stretta (difficoltà di incroci con altre auto) ma con fondo ottimale. Piazzola di parcheggio prima delle abitazioni.
Dalla piazzola di parcheggio di Eclause si segue il sentiero per Grange Hubert/Casses Blanches (il cartello indica 2h20’ per la cima ma è decisamente stretto, che sale subito nel bosco intercettando la strada sterrata per Grange Hubert in più occasioni, senza quasi mai doverla percorrere. Prestare attenzione a qualche bivio con sentieri secondari, in quanto il percorso di salita non è bollato con segnavia.
Poco prima di giungere alle Grange Hubert 1833 m, un cartello indica di proseguire nel bosco a monte, iniziando una salita spesso sostenuta ma costante.
Poco dopo si arriva ad una radura nel lariceto, con un altro bivio: qui si può decidere quale dei due percorsi da seguire in salita (e di conseguenza in discesa se si vorrà compiere l’anello).
Se si opta per la salita più diretta, si prosegue a destra (indicazioni per Casses Blanches) salendo ancora nel lariceto che via via si dirada e poi percorrendo il pendio sud della montagna, dove il sentiero diventa una bella mulattiera militare.
A circa 2500 m si arriva ad un rudere (qui si congiunge il sentiero che si percorrerà in discesa), che va lasciato a sinistra continuando in piano sulla comoda mulattiera, che passa momentaneamente sul versante est della montagna.
Si incontra (e trascura) il sentiero che collega Casses Blanches con il Monte Chabriere, e si prosegue con una curva a sinistra, raggiungendo il casermone (tetto crollato) di Casses Blanches 2550 m.
Qualora si trovasse neve nella parte esposta ed est, vi è anche un sentiero meno evidente ma segnalato da bolli di vernice blu che prosegue dal rudere di quota 2500 m direttamente al casermone.
Si continua a monte del fabbricato, non c’è più sentiero (tranne qualche sporadico ometto) ma il percorso non è obbligato, e si giunge sul crinale sovrastante a pochi metri dalla cima, contraddistinta da una croce metallica (molto recente) e da un curioso masso cubico spaccato a metà.
La discesa avviene
A – per il percorso di salita
B- (percorso EE) si ridiscende fino al rudere di quota 2500 m, e quindi seguendo il cartello per Clot du Vallon/Monte Seguret, si inizia a scendere con un lungo traverso molto dolce, dapprima sul facile pendio sud/sud-ovest, poi superato un costone il sentiero diventa una ardita mulattiera scavata in parte nella roccia, con alcuni passaggi franati che richiedono un minimo di cautela (percorso sconsigliato in presenza di neve). Il tracciato di questo vecchio sentiero militare è molto suggestivo e merita di essere percorso. Terminata la parte rocciosa si arriva ad un canalone che va attraversato per andare a riprendere il sentiero sulla sponda opposta, nei pressi di un cartello indicatore. Si trascura il sentiero che in salita porterebbe al Seguret per la “Via Rossa” a favore della traccia che scende verso la conca erbosa del Clot du Vallon. A tratti il sentiero non è marcato ma ci sono dei paletti con segnavia bianco rossi. Al termine del pianoro si trascura il bivio per Millaures a destra, continuando a sinistra attraversando il solco del Rio Geronda, proseguendo poi per un piacevole sentiero nel lariceto, che a mezza costa conduce alla radura con il bivio già incontrato all’andata. Da qui brevemente si arriva a Grange Hubert, e poi ad Eclause
C- con giro ad anello scendendo al bivio per il Monte Chabriere, percorrendo il bel sentiero a mezza costa che collega le due montagne, e poi scendendo ad Eclause (questo percorso obbliga a partire da Eclause)
- Cartografia:
- IGC n° 1