Mentre d'estate il percorso finale è su sfasciumi ripidi segnati da bolli, in primavera è presente un bel canale nevoso che con pendenze mai eccessive porta direttamente al Passo Cassandra e da qui in vetta.
Quindi si tratta di un itinerario prettamente alpinistico, che non va preso come riferimento da giugno in poi.
IL punto di passaggio è il rifugio Bosio 2086m, dove è consigliabile passare la notte. Visto il periodo nel locale invernale, munito di letti e coperte.
Dal rifugio, ripercorrere il ponte sul torrente e prendere l’indicazione per Rifugio Desio-Passo Cassandra.
Il sentiero segue la sinistra orografica della valle attraverso una zona paludosa, per poi piegare decisamente a destra su zona pietrosa, sempre avendo di fronte la mole dei Corni Bruciati.
Sotto un roccione è presente un bivio segnato da una grossa scritta in bianco: passo Cassandra. Salire ripidi fino a raggiungere un grosso piano dove è presente il lago Cassandra. Di solito in primavera la neve continua inizia in questo punto. Costeggiare il lago a sinistra e salire per pendii nevosi con un semicerchio verso destra, verso la cresta sud del Cassandra.
Ora si raggiunge un altro piano da cui si può ammirare il Disgrazia, il Cassandra e l’omonimo valico di fronte a noi, verso cui siamo diretti.
Ora, salire senza possibilità di errore verso la visibile sella. Prima su ampio pendio con pendenza di 30°/35° max. Poi il canale prende forma e si passa per una strozzatura tra rocce rosse (40°) per poi riaprirsi sotto il passo con pendenza leggermente superiore (45°). Si consiglia alla fine di spostarsi verso sinistra per raggiungere il punto di massima depressione.
Raggiunto il passo, evitare di scavalcare i vari denti rocciosi a destra, ma di scendere una ventina di metri sul ghiacciaio del Ventina per poi spostarsi verso la cima e risalire un canalino nevoso fino ad una forcella.
Da qui seguire la cresta rocciosa che può presentare difficoltà diverse a seconda dell’innevamento. Dopo un paio di salti, la pendenza diminuisce e la cresta diventa nevosa ed estetica. Da qui facilmente in pochi minuti fino in cima.
Discesa per il medesimo itinerario.
Vista l’esposizione a sud, è consigliabile salire ed iniziare la discesa non oltre le 10/11.
Picca e ramponi. Una picca è sufficiente. In caso di ghiaccio, l’uso di corda può essere utile per la parte di cresta