Numero tiri: 23
Periodo: tarda primavera, estate e primo autunno
Materiale consigliato: corda da 60 metri e 16 rinvii
Tassativo l’uso del casco, soprattutto per chi sta alla base.
Subito dopo il bar-alimentari, prendere a destra SP 75 (cartello Foresta del Penna), superando prima Amborzasco, poi
la località Casoni e da qui dopo altri 5 km giungerete al Rifugio delle Casermette del Penna.
Per chi proviene invece dalla Val di Nure percorrendo la SP 654 o la SP 81 dalla Val Ceno, poco dopo aver scollinato il Passo del Tomarlo, seguire le indicazioni verso sinistra per la Foresta del Monte Penna, giunti poi al passo del Chiodo svoltare a destra (strada in discesa) e proseguire per 2 km fino all’ampio parcheggio.
Accesso alla falesia
Dal parcheggio, nei pressi dei tavoli con barbeque e fontana, inoltrarsi nella faggetta in leggera salita seguendo gli appositi segnavia approntati per raggiungere la falesia, alla quale giungerete in circa 15 minuti, incontrando sul tragitto un paio di massi che potrebbero essere sfruttati per la pratica del bouldering. Non seguire il segnavia triangolo giallo per il monte Penna!
Una falesia a oltre millecinquecento metri di quota, immersa in una splendida faggeta, con vista panoramica sullo slanciato profilo della vetta del monte Penna, in un contesto ambientale quindi di assoluta rilevanza.
Tre distinti settori ma senza soluzione di continuità che possono accontentare sia giovani future promesse che scalatori già rodati. Passando quindi da itinerari con chiodatura molto ravvicinata sul modello dei ‘secteurs d’initiation’ francesi per favorire un approccio tranquillo alla pratica dell’arrampicata sportiva, fino ad itinerari più impegnativi per dita forti. Qui si arrampica su muri e muretti di roccia basaltica che vanno dall’abbattuto al leggermente strapiombante, dove un buon uso dei piedi è molto consigliato.
- Bibliografia:
- Arrampicata sportiva in Val d'Aveto