Periodo consigliato: primavera e autunno, da evitare nelle calde giornate estive. Difficoltà di orientamento in caso di scarsa visibilità nella parte alta.
Dalla strada che dalla Certosa sale al Piano delle Gorre, presso il bivio per Madonna d’Ardua, parte sulla sinistra una bella mulattiera (palina Cima Cars). Risalendo l’ombroso bosco si raggiunge l’abbandonato gias di mezzo del Pari(1276 mt). Tra pascoli e abetaie si arriva al gias soprano del Pari (1591 mt,casotto di sorveglianza). Si segue il sentiero (tacche rosse) che, in leggera discesa, si porta sul fondo della Valletta e riprende quota sulla destra orografica. Seguendo ora il dosso erboso che, verso sud-est, si porta sullo spartiacque Pesio-Ellero si arriva al Casino del Cars(1864mt, pilone di pietre a secco). Volgendo a destra (SO) si segue il ripido sentiero che s’inerpica tra erba e roccette arrivando ad un ripiano erboso.
Si raggiunge con percorso pianeggiante verso sinistra un avallamento che porta sul fondo della conca carsica, dove il sentiero e la stessa segnaletica spariscono quasi del tutto.
Si sale lungo il fondo della conca puntando in direzione della vetta, sulla quale spicca una lama rocciosa. Intorno ai 2080 mt, alla base del pendio terminale(ontani), si piega a sinistra, dove riappare una traccia marcata che sale a levante e raggiunge un pianoro erboso da cui si scorgono le due croci sul bordo della parete Est. Con un traverso a sinistra tra rigogliosi rododendri si raggiunge la seconda grande croce(2170 mt) e piegando a destra, per cresta, si raggiunge il punto più alto(2217 mt).
Discesa: dal punto più alto si scende in direzione opposta (Ovest) l’ampia dorsale che divalla verso la punta Bartivolera raggiungendo il colletto Pellerina(1978 mt).
Qui si recupera il sentiero ben evidente che scende nella sottostante valle Serpentera. Si superano in successione il gias soprano Serpentera(1797 mt) e il gias Madonna (1650 mt). Si entra quindi nella fascia boschiva passando nei pressi della Fontana del Mentras (1462 mt) e si arriva nei pressi di un’ampia radura dove sorge, in un angolo, il rifugio privato Villa Soche (1293 mt).
Ritornati nella fitta abetaia si scende fino ad incontrare la sterrata che percorre il vallone del Salto. Non resta che proseguire per Pian delle Gorre e da qui, su strada asfaltata, fino al punto di partenza.
- Cartografia:
- IGC 1:50.000 8 Alpi Marittime e Liguri
- Bibliografia:
- In Cima di J.C. Campana (blu)