Attraversato il ponte inizia il sentiero “Andatu Pastorecciu” per Sant’ Eliseo. Si sale nel bosco e si sbuca sulla pista forestale che si percorre per una decina di minuti fino a trovare di nuovo la segnalazione per Sant’ Eliseo. (Guardando a posteriori la traccia gpx ho notato che forse conviene prendere, appena attraversato il ponte, a sx e raggiungere l’agriturismo dove inizia il sentiero botanico che si innesta sul percorso per Sant’ Eliseo evitando la strada forestale) Si percorre il sentiero, ben segnalato e ricco di pannelli informativi, fino alla chiesetta di Sant’ Eliseo e Santa Sabina, 1550 mt., ottimo punto sosta. Si continua sulla dorsale superando la Bergerie de Polvarella e poi quella di Cavallereccia; inizia una zona di rocce con macchie di ontani e dove il sentiero non è più evidente ci sono molti ometti. Si arriva così nel valloncello che adduce al colle tra il Cardo e la Lattiniccia, qui si sale per enormi placche rocciose seguendo i numerosi ometti fino a raggiungere una spalla a quota 2200 dove è posta dove si schiantò nel 1948 un aereo del volo Dheli-Londra. Ormai il colle è vicino, e da li in pochi minuti si arriva in cima a Cardo. Gran vista sul Monte Rotondo, si vede distintamente anche il dito di roccia a cui puntare dal lago di Bettaniella quando lo si sale il sale dal rifugio Petra Piana. Sporgendosi verso Sud impressionante vista sui canaloni scoscesi del versante orientale che incombe sulla valle di Verghiellu.
La Punta Lattiniccia è pochi metri più alta del colle ma è costituita da una serie di gendarmi rocciosi, contare circa un’ora andata-ritorno per raggiungere quello centrale con facili passaggi (max II).
- Cartografia:
- IGN 4251 Monte d'Oro Monte Rotondo
- Bibliografia:
- Corse des sommets