Dal piazzale del rifugio Donegani si scende verso località Serenaia per poche decine di metri sino a raggiungere una grande cava di marmo, oltre la quale si diparte sulla destra il sentiero 180 che entra in pochi metri in uno splendido bosco di faggi. Si segue il sentiero ben tracciato nel bosco sino a raggiungere in circa 35 minuti il bivio con il 78 che proviene da Serenaia. Si lascia il sentiero 80 e si prende il 78 per la foce di Cardeto. Dopo il bivio lo scenario si apre a tratti sul Grondilice e il Pizzo d’Uccello sino ad attraversare alcune placche rocciose e alcuni prati in cui il sentiero a volte si perde (attenzione ai segni bianchi e rossi ben evidenti). Il sentiero si porta verso i contrafforti del Pizzo Altare e, attraversando prati di mirtilli e lamponi, raggiunge la foce di Cardeto, dopo aver superato un cartello indicatore con incrocio di sentieri a quota 1670 (ore 2 dal rif. Donegani). Dalla foce si ridiscende per alcuni metri ritornando al cartello indicatore e si devia a sinistra sul sentiero 79 che indica il rifugio Orto di Donna e la Foce a Giovo. Da quì il sentiero corre a mezzacosta con saliscendi tra prati e boschi, incrociando anche due grotte abbastanza profonde in cui si trova neve a volte anche a stagione avanzata. Il sentiero è poco frequentato ma ben segnalato e porta, in circa 40 minuti, al Rifugio Orto di Donna, che si trova al termine della strada marmifera. Dal rifugio il sentiero riprende a circondare la vallata e, tra boschi di faggi e radure ricche di mirtilli, si porta alla foce di Giovo, quaota 1540 mt, alle pendici del pizzo d’uccello (ore 1,50 dalla foce di Cardeto e ore 1 dal rifugio Orto di Donna). Dalla foce di Giovo il sentiero 37 ritorna verso la valle di Serenaia e sbocca presso una vasta cava di amrmo che ferisce in modo violento la montagna. Da quì lungo la strada marmifera, si ritorna al rifugio Donegani (ore 1,00 dalla foce di Giovo).
- Cartografia:
- Alpi Apuane