Percorso molto lungo (circa 22 km) con parecchio spostamento su sentieri sempre dolci (antica mulattiera) fino al Passo di Monte Carbonè.
Può tornare utile una mountain bike fino al Pra del Rasur (specialmente per il ritorno). Considerata l’esposizione sud-ovest è un itinerario fattibile anche a inizio autunno, anzi consigliabile per non patire troppo il caldo del periodo estivo.
Da San Giacomo si segue la strada asfaltata che sale alle colonie estive ormai in disuso, e prosegue sterrata inoltrandosi in una fitta faggeta. Si possono usare alcune scorciatoie per evitare i tornanti. Uscendo dal bosco si scende leggermente sino ad arrivare nell’enorme pianoro del Pra del Rasur. Nei pressi di alcuni muretti sul prato sulla sinistra, ecco il bivio per il Passo di Monte Carbonè e Lago del Vej del Bouc, si abbandona quindi la pista di destra che porta invece al Rifugio Pagarì.
Si segue la mulattiera che sulla sinistra sale diagonalmente e, dopo lunghi e numerosi tornanti (qualche scorciatoia nella parte alta) si arriva al bellissimo lago del Vei del Bouc 2054 m che non si raggiunge ma va lasciato a destra in basso..
Si prosegue a sinistra sul sentiero Passo di Monte Carbonè-Colle del Vej del Bouc incontrando quasi subito un bivio: si tiene la sinistra proseguendo per il Passo di Monte Carbonè (da segnalare che tutte le altitudini riferite a questo colle sono scritte erroneamente sui cartelli, la quota non è 2800 m bensì circa 2720 m.
Il sentiero inizia una infinita serie di serpentine lungo il ripido costone erboso: nei primi 200 m di dislivello risulta un esile sentierino poco marcato a tratti, ma quando si entra nel vallone superiore, questo diventa una bella e ampia mulattiera ancora in discreto stato, che con altrettanti numerosi tornanti e una pendenza molto (troppo) dolce prende quota con estrema lentezza. Purtroppo le scorciatoie sono rare e scomode per la presenza di erba e pietrame. Si raggiunge una selletta a 2550 m circa, quindi si prosegue nella seconda parte del vallone sospeso, scorgendo in basso a sinistra il Lago della Roccia. Con un’ultima serie di tornanti si giunge allo stretto intaglio del Passo di Monte Carbonè 2720 m circa.
Dal passo si prosegue a destra, traversando il pendio erboso a mezza costa, restando sempre a circa 30 m sotto il filo di cresta. Si reperisce una labile traccia ma comunque il pendio non è particolarmente ripido e si procede facilmente. Dopo circa 300 m lineari si raggiunge la verticale della cima (poco identificabile da sotto) riconoscibile per la presenza di un canalino di erba prima e roccette poi, che va salito senza particolari difficoltà e culmina direttamente all’ometto di vetta.
Altra opzione di salita, dal passo è di percorrere più direttamente la cresta rocciosa, aggirando però le asperità sul versante nord sfruttando facili cenge e spalti rocciosi (EE/F)
- Cartografia:
- IGC Valle Gesso 1-25000