Dal parcheggio delle Miniere (831 m, cartello 719-1) si attraversa il ponte e si segue il viottolo che va in piano alle case di Traversella, poi si abbassa in diagonale alla via principale, che conduce alla piazza del mercato (fontana, cartello 719-2). Si segue la stretta via Monte Marzo, che sale in diagonale e presto diventa selciata, entrando nel bosco. Con tratti ben costruiti a gradoni, tocca le prime incisioni rupestri e poco dopo si biforca (cartello 719-3).
Qui si abbandona il “Sentiero delle anime” per seguire il 730: la larga mulattiera costeggia la baita di Roncole, entra nel bosco e prosegue a lungo in piano a mezza costa, anche quando diventa un sentiero. Oltrepassata una radura (baita con affresco) va a saliscendi e si biforca: si sta sul ramo che si alza in diagonale a un roccione e conduce alla radura con la lunga baita di Traunt.
Il sentiero torna tra le betulle, si abbassa a un rio e sale a gradoni a un secondo guado; poco dopo si svolta decisamente a destra, per affrontare una salita tra le betulle (attenzione ai segnavia): la traccia sale per la massima pendenza, costeggia una radura, fa una larga curva a sinistra, poi piega un po’ a destra uscendo su un bel ripiano dove terminano le fatiche e appare Cappia.
Il sentiero va a mezza costa in lieve discesa e si fa via via più evidente: attraversa un rio, sale dolcemente (trascurare il ramo in discesa) a una sella e dopo un altro guado sale ripido a Cappia (1179 m, 2 ore), minuscolo borgo che domina la valle. Si sta a destra della chiesa, sulla mulattiera che si alza con ripidi gradoni in pietra a un bivio (cartello 707-2): si segue verso destra la Gta (segnavia 707) sul selciato che porta a un gruppo di baite; tra le tracce degli armenti si sale a zig-zag, poi si piega a sinistra lungo un muretto in pietra, e si esce alle prime baite dei Piani di Cappia, disposte su un panoramico costone.
Presso il pilone votivo vi è una notevole incisione antropomorfa che sembra vegliare sul sottostante borgo di Succinto. Si continua sulla mulattiera lungo il costone, toccando altre baite fino a un bivio ben segnalato (1345 m, 0.30 ore, cartello 707-3).
Qui si abbandona la Gta, e si va a destra, per seguire a ritroso il “Sentiero delle anime” (segnavia 729). Una traccia ben protetta da mancorrenti va in piano ad attraversare il torrente, poi si allarga e diventa una buona mulattiera spesso selciata. Con andamento in lieve discesa a mezza costa che si alterna a brevi risalite si toccano le incisioni rupestri. Sono indicate da cartelli numerati che le illustrano e permettono di individuarle: Carëtte (8), Roch-al-Rivelle (7), Mont-ëd-Rivelle (6), Traunt (5 e 4), Ròch ëd Tòni (3), arrivando infine al rifugio Piazza (1050 m, 1.15 ore).
Dopo un tratto in piano la mulattiera si immette sul sentiero 719, che in discesa riporta al cartello 719-3: qui termina l’anello e sul percorso di andata si torna a Traversella e al parcheggio (0.30 ore).
- Cartografia:
- Igc n. 9, Ivrea, Biella, Bassa Valle d'Aosta, Mu edizioni 20000 n.2
- Bibliografia:
- I più bei sentieri segnalati della Provincia di Torino