Il nome fa il “verso” alla più famosa Cresta dell’Uranio alla Rocca del Visconte, nel vallone adiacente. Vista la quota modesta, si tratta di una salita adatta alle mezze stagioni quando la vegetazione è meno rigogliosa (non oltre maggio-giugno e non prima di settembre-ottobre). L'espo favorevole la rendono però percorribile anche in inverni secchi.
Viste le difficoltà contenute, l’andamento discontinuo dei tiri e il tipo di percorso, è una salita da effettuare preferibilmente in scarponi o scarpe da approach.
Materiale consigliato: corda da 60m usata doppiata o singola da 30m, 6 rinvii, eventualmente qualche friend medio per la parte alta, cordini per le soste.
E' consigliato scendere a piedi dalla cima, ma in caso di necessità tutte le soste sono attrezzate per calate in doppia (max 30m).
Imboccare il sentiero che porta al rifugio Fornetti del CAI Pinasca (fontana), 20min dall’auto. Imboccare la traccia bollata sulla sx del rifugio, che sale poco evidente ma ben bollata nella zona di taglio bosco. Lasciare sulla dx un grande blocco adibito a falesietta in disuso e quindi entrare brevemente nel boschetto fin sotto una paretina (freccia), spostarsi a sx, salire un gradino verso dx (breve corda fissa), raggiungendo così l'attacco della via (targhetta, 40min dal park).
Coordinate attacco: 44°59’29.6″N 7°15’45.9″E
- L1: salire la bella placca rossastra, delimitata a sx da un diedrino (3c), quindi spostarsi a sx su comodo terrazzo (sosta a golfari). 15m
- L2: salire alcuni gradini, quindi spostarsi a sx in traversata sotto il tetto (passo del gatto, allungare bene il primo rinvio). Quindi si sale la successiva breve placchetta liscia (4b), eventualmente aggirabile a sx per rododendri. Sosta su golfari. 15m
Si risale brevemente nel prato (bolli) e quindi si devia subito a dx, seguendo una traccia (bolli e ometti) che dopo 50m porta alla base del secondo risalto.
- L3: salire un pilastrino all’inizio facile e gradinato (roccia un po’ scadente), che dopo uno strapiombino offre una breve placca più difficile (4a). Dopo un breve tratto più facile, si supera un secondo muretto (3b) e si sosta alla base del ripido salto successivo (golfari). 25m
- L4: salire il ripido pilastrino a sx della sosta con partenza strapiombante (corda fissa, A0 e 4a in uscita), quindi più facilmente (3b) si prosegue fino ad una zona appoggiata (golfari). 15m
- L5: salire per facili placche alternate a muretti più ripidi (3b) fino alla cima del risalto (sosta su albero con anello). 30m
Breve trasferimento in leggera discesa, quindi ci si sposta a dx per aggirare un torrioncino di roccia e si ritorna a sx (freccia) su di un pulpito.
- L6: salire la breve placchetta soprastante, quindi o si sale in una specie di diedro-camino sulla dx del primo fix (4c) oppure si supera direttamente un breve strapiombo ben manigliato (4c). Al di sopra ci si sposta verso dx fino a doppiare uno spigolino (4b), che si segue fedelmente lungo delle belle placche sul filo di spigolo (4b), si raggiunge la sosta su un terrazzino sotto un tetto (golfari). 28m
- L7: spostarsi a sx e con un breve traverso un po’ esposto evitare il tetto sulla sx (4a, allungare il primo rinvio), quindi salire verticalmente (4a) per gradini e placchette fino a sostare su albero. 25m
Attraversare brevemente il boschetto successivo e portarsi alla base delle evidenti placche, sotto la verticale di una betulla a metà parete (bolli).
- L8: salire le facili placche (3b), quindi superare un primo bombamento verso sx (4a) e un secondo bombamento verso dx (4b, eventualmente aggirabile a sx scontornando una grossa lama staccata). Si sosta su un terrazzino sotto la betulla visibile dal basso (golfari). 25m
- L9: spostarsi un metro a dx della sosta e risalire lungo una spaccatura (passo di 4a). Quindi spostarsi facilmente prima a sx e poi a dx (3b), per facili placche raggiungere una grossa betulla dove si sosta (cordone con anello). 18m.
Proseguire attraversando verso dx una zona di grossi blocchi (bolli), quindi scendere a sx di un vago speroncino di rocce accatastate. Dopo la discesa si rimonta brevemente a dx, raggiungendo un muretto verticale, che segna l’inizio del tiro successivo.
- L10: salire il primo muretto verso sx (4a), quindi per roccette più facili si arriva ad un terrazzo, si devia a sx (bollo) e si risale uno speroncino (3b) verso dx, al termine si sosta (golfari). 28m
- L11: spostarsi verso dx e prendere il bello spigolo di placche inclinate (3c) che si segue fin quasi in cima all’ultimo torrione. Sosta a golfari. 30m
Da qui conviene procedere in conserva. Si superano due risalti facili (II, bolli) e si scende lungo un caminetto sul versante opposto (attenzione se umido). Proseguendo si raggiunge un risalto più ripido, lo si affronta sulla dx lungo due paretine (3b, 3 fix arancioni) e quindi si prosegue con una discesa facile lato nord. Si risale la paretina successiva sulla dx (passo di 3c, fix) e quindi senza più difficoltà si prosegue fino alla cima della Capitola (ometto di pietre e diario di vetta subito sotto).
Discesa: proseguire verso Nord, superare una breve placca liscia grazie ad una corda fissa, quindi scendere per prati verso sx. Si imbocca una traccia verso sx (Ovest, ometti e bolli), abbastanza evidente con erba bassa. Si scende per prati non troppo ripidi fino ad uno speroncino roccioso, qui si abbandona la traccia e si scende con decisione verso sx (bolli). Con un diagonale verso sx si scende per ripidi prati fino ad una pietraia (bolli e ometti), che si scende fino ad intercettare una debole traccia in corrispondenza di un muretto a secco. Si segue ora questa traccia via via più evidente (bolli arancio/fucsia) che scende verso il torrente, lo costeggia per un breve tratto e poi entra in una faggetta (resti di una carbonaia). Costeggiando sempre il torrente sulla sx (faccia a valle) si continua a scendere fino ad incrociare il sentiero fatto in salita un cinquantina di metri a valle del rifugio del CAI. Da lì si segue il sentiero fatto all’andata fino all’auto (50 min – 1 ora dalla cima al park).
- Cartografia:
- Fraternali 1:25.000