Escursione facile se si esclude la scalinata dei 1000 gradini che richiede un po' di gambe e attenzione visto lo stato di abbandono in cui versa. Molta attenzione al percorso sul vecchio acquedotto soprattutto risalendo la valle del Rio Canate dove la presenza di diversi buchi (non sempre ben visibili a causa della vegetazione ) nella copertura, l'assenza di protezioni in passaggi tanto affascinanti quanto problematici, rendono il transito abbastanza rischioso. I sentieri sono sempre abbondantemente segnalati.
Avvicinamento
Risalendo la val Bisagno, all'altezza della rotatoria di Prato si svolta a sinistra attraversando il Bisagno, si risale lungo via Struppa. Cento metri prima del piazzale del capolinea dell'autobus, sulla sinistra parte "via Benedetto da Porto", qui è presente un palo con l'indicazione della partenza dei vari sentieri. Il sentiero che dobbiamo seguire è quello "quadrato rosso pieno" per monte Candelozzo-Capenardo che è poi il sentiero dell'acquedotto.
Descrizione
Dal palo con indicazione sentieri si segue via “Benedetto da Porto” per alcune decine di metri. Quando inizia una scalinata con evidenti bolli non la si segue ma si svolta a destra verso un arco di pietra. Subito dopo l’arco ricompare il bolo “quadrato rosso pieno”. Lo si segue, percorrendo l’acquedotto, fino ad un imponente ponte in pietra del XVII secolo. Si attraversa il ponte e si segue l’asfalto verso sinistra. Superato un canile, in corrispondenza di un ampio slargo, su un palo della luce sulla sinistra, compare il bollo “cerchio rosso vuoto” per monte Lago, che ci porta a Canate per i mille scalini seguendo la valle del rio Canate. (Prima del ponte del XVII sec. compare il bollo cerchio rosso vuoto che segnala un percorso alternativo che segue la destra idrografica della valle e il vecchio acquedotto, evitando l’asfalto, ma che mi è sembrato di incerta percorrenza). Per il rientro da Canate si segue il bollo “cerchio rosso sbarrato” che per saliscendi e splendide creuze, passando per la chiesa di S Martino, ci riporta al punto di partenza.
Storico
Canate di Marsiglia fu una frazione avamposto della Resistenza; per rappresaglia fù data alle fiamme e dovette essere ricostruita. Il paese in parte è ben conservato e di interesse notevole, si possono ancora vedere gli interni di tante case, botti ed attrezzi degli abitanti. Degna di nota la scalinata dei "mille gradini", una vera e propria scorciatoia per gli abitanti di Canate che risale dal fondo della valle senza mai eludere in modo particolare il dislivello ma con una rampa continua fino al paese