Ben segnata con numerose frecce bianche.
Avvicinamento: si sale lungo la carrareccia fino ad una curva, dove si prende a sinistra il sentiero segnalato con un rombo rosso vuoto, che risale il vallone del Rio Scorza. Dopo poche centinaia di metri si lascia a sinistra la deviazione per l’evidente “Scaggiun da Léllua”, posto sull’altro lato della valle. Si continua lungo il sentiero con il rombo rosso e, poco più avanti, si prende a destra una vecchia mulattiera che porta all’attacco della Via Fly indicato da una scritta bianca (quota 500 circa; 30 minuti circa dall’auto).
Riporto qui la precisa relazione di A. Parodi, con un paio di modifiche.
1) Si sale una placchetta all’inizio verticale (passo iniziale 5c o A0, poi 4c e 4b, 15 m).
2) Si supera un diedrino inclinato e si prosegue per cresta fino ad uno spuntone (passo iniziale 3b, poi 3a, 15 m). Si piega a sinistra per massi e blocchi fino alla base di un breve risalto.
3) Si sale il muretto rotto da fessure (3b) poi si prosegue su cresta superando una balza (3b) che conduce ad un terrazzo (18 m).
4) Si trascura l’invitante sperone inclinato e si va a sinistra sul lato nord fino alla base di un ampio canale-camino che si rimonta sulla parete di sinistra (3a, passo 4c, 20 m). Si prosegue camminando fino al risalto successivo.
5) Si sale per cresta superando un breve salto verticale (passo 4c), poi con un traverso su lama orizzontale (4b, evitabile) si guadagna un ripiano con arbusti (20 m).
6) Si sale una bella placchetta (3b) e, giunti sulla soprastante cresta, si gira a sinistra per scendere sul lato nord alcuni metri (passo 2c, 15 m). Andando qualche metro a sinistra si arriva ai piedi di un muro verticale.
7) Si supera il muro (passo 6b o A0, poi 5b) quindi si prosegue per rocce meno ripide (4b, 3c) fino sotto un lastrone, che si supera sul lato nord strapiombante traversando a sinistra (5a) fino alla sosta sulla cresta (25 m).
8) Si prosegue sul lato nord della cresta con uno spettacolare traverso su un lastrone lievemente strapiombante (4c e 5b).
9) Spostandosi qualche metro a destra si attacca un bel muro all’inizio strapiombante, ma munito di buoni appigli (5b, 4b) e si sosta in cima allo spuntone (10 m). Camminando tra rocce e cespugli si arriva ai piedi di un torrione strapiombante.
10) Si sale su placca aggirando a sinistra il grande strapiombo (5c o A0, 4c), poi si esce su rocce facili che riportano in cresta (27 m). Tagliando a destra fra lastroni e cespugli si arriva alla base del risalto successivo.
11) Si supera un breve strapiombo (passo 4b), si prosegue per due metri, poi si piega a sinistra traversando con i piedi su una cornice (3c), fino ad uno spigolo. Aggirando lo spigolo si attacca un muro verticale (passo 5c o A0), poi si traversa a sinistra su placca (4b) fino ad una nicchia con alberello (30 m).
12) Si sale sulla sinistra uno spigoletto lievemente strapiombante (4c) e si esce su terreno più facile (8 m). Si prosegue camminando tra erba e rocce, poi si piega a sinistra e, doppiando una crestina, si arriva sotto una placca inclinata.
13) Si sale la placca e si continua sul lato sud della cresta con divertente arrampicata (2b, 2c). Si cammina piegando un poco a sinistra fino ai piedi di un evidente torrione. 14) Si sale la placca verticale sfruttando con una mano lo spigolo di sinistra (5b), poi si esce su cresta più facile che porta su uno spuntone nei pressi del sentiero della “diretta al Monte Rama” (20 m). Attraversato il sentiero, si sale dritti per rocce e massi per una decina di metri, poi si va a destra camminando per venti metri e si sale in breve alla base di un torrione.
15) Si sale una placca inclinata (4a) che porta sotto un muro strapiombante, che si supera da destra a sinistra (6a oppure 5c e A0), poi per rocce più facili si arriva in cima ad uno spuntone (25 m).
16) Scavalcando due massi si giunge alla base dello sperone successivo, che si sale con bella arrampicata fino in cima (4b, 15 m). Camminando verso destra per massi e arbusti, dopo una ventina di metri si arriva sotto una placca inclinata.
17) Per salire sulla placca si supera un gradino strapiombante (passo 5c o A0) poi si prosegue più facilmente (3b,3c, 10 m).
Usciti su un terrazzo erboso si sale per rocce articolate, poi camminando si piega a sinistra tra arbusti e lastroni, fino ad incontrare una traccia di sentiero che conduce in cima al Bric Camulà.