Dal posteggio della piazzetta di Sasso, si seguono i cartelli indicatori che indicano la traccia che sale fra delle case e toccando il mulino, per poi incontrare subito una strada asfaltata in corrispondenza di un bivio. Si seguono le indicazioni del sentiero C4 per Moncucco e Colle del Pianino, che invitano a seguire per un tratto il tracciato dell’acquedotto; si incontra una seconda strada asfaltata, che va seguita in discesa per un breve tratto, finchè a destra si notano i segnavia del sentiero che porta a scendere ad un ponte romano che attraversa il torrente Brevettola. Attraversatolo si inizia finalmente a salire su un bel sentiero raggiungendo rapidamente il caratteristico borgo di Vallemiola 780 m (vale la pena una visita). Si continua lungo la mulattiera a sinistra, iniziando una lunga salita nel bosco di faggi e castagni; si intercetta più sopra l’acquedotto, e quindi si prosegue senza possibilità di errore fino a sbucare nell’amena località di Aulamia 1060 m, con belle baite ristrutturate. Si attraversa il prato raggiungendo Valdosso 1057 m, e quindi si riprende a salire verso sinistra, iniziando un lunghissimo traverso che culminerà con il colle del Pianino. Sempre nel bosco, si incontrano i ruderi di Arnegher 1162 m e Vaccareccia 1299 m. Si incontrerà un bivio, dove occorre mantenersi sul sentiero di destra, in ripida salita. La traccia ora diventa più faticosa e stretta, e dopo una serie di serpentine riprende un lungo traverso a mezza costa, che termina finalmente con l’erboso Colle del Pianino 1620 m, pilone votivo. Qui seguendo le indicazioni si sale in direzione Ovest, lungo il crinale Est che proviene dalla spalla erbosa dell’anticima della Cima Camughera (che attenzione non è visibile!). Con buona pendenza si sale il pendio di arbusti fino a portarsi sul crinale erboso, passando una croce 1857 m; si tralascia la deviazione per l’Alpe Saudera, e si prosegue sul crinale raggiungendo un grosso cippo di pietre. Da qui con un tratto più ripido si raggiunge l’anticima erbosa, dalla quale appare finalmente la mole della Cima Camughera, ormai vicina. Si prosegue sul crinale perdendo qualche metro di dislivello fino a portarsi alla base del pendio da risalire. Ci si mantiene inizialmente sul versante sud-est, seguendo una traccia abbastanza esile ma segnalata, prestando attenzione all’eventuale erba scivolosa. Si passa poi momentaneamente sul versante Nord-Est seguendo alcune tracce che poi ci riportano in cresta, in una zona di massi accatastati che vanno risaliti; oltre il percorso torna nuovamente erboso, si aggira un tratto molto ripido sulla sinistra, e quindi si riguadagna la cresta. Un breve tratto pianeggiante (attenzione all’esposizione sul versante nord-est) conduce all’ultimo breve tratto erboso, che si percorre a sinistra fino a guadagnare la cima con il suo ometto di pietre.
Per la discesa occorre ritornare sul percorso di andata fino al Colle del Pianino, dove si può decidere di compiere l’anello.
Si scende in direzione Sud, lungo un sentiero evidente nei prati ma non segnalato (la palina indicatrice è sparita), si tratta del sentiero C6. Si scende rapidamente di quota per prati raggiungendo i gruppi di baite di Mundà 1468 m, Cat Flec 1400 m, Scima Prer 1350 m dove si incontra una sterrata di recente costruzione. Si prosegue lungo la sterrata con alcune scorciatoie fino ad un gruppo di ruderi a circa 1150 m, dove si nota un cartello che indica Valdosso: qui volendo è possibile ritornare sul sentiero di salita dopo aver compiuto un lungo traverso. Per proseguire l’anello invece si deve proseguire lungo la sterrata, superando un bell’altopiano erboso costellato di baite sparpagliate; il percorso compie un lungo semicerchio lungo il vallone; prestare attenzione nei pressi di una curva dopo un piccolo ponte su un ruscello, dove un sentiero con segnavia bianco/rossi si stacca a sinistra e scende rapidamente ad un ponte di pietra, questo sentiero permette di evitare un buon pezzo di strada. Superato il ponte si deve risalire di 20 m di dislivello per intercettare nuovamente la sterrata, che andrà seguita per un lungo tratto, in direzione di Montescheno. Si raggiungono e si superano gli alpeggi di Carnona 1032 m, e si supera la sbarra che vieta il transito. Oltre, sempre lungo la strada, si incontrerà a sinistra poi il sentiero 6C che consente di scendere più velocemente a Montescheno, concludendo l’anello.