Dislivello Cresta:250m
Grado: III-IV un passaggio di V
Da qui proseguire altri 400m di dislivello seguendo una flebile traccia nella quale si possono trovare diversi ometti.
Alla fine di questa traccia si giunge in prossimità di un nevaio dove inizia la vera e propria cresta.
Attaccando la cresta ci si arrampica sempre lungo la linea più logica che sfrutta le debolezze della parete.
La Cresta inizialmente è più docile, ma in poco tempo inizia ad avere tratti più impegnativi ed esposti dove sono già presenti in loco protezioni vecchie e diversi spit nuovi. questo facilita la progressione che risulta più sicura e più rapida rispetto al passato (a patto che si usino le protezioni!!)
Generalmente la cresta viene affrontata in conserva sfruttando le protezioni presenti e qualche comodo spuntone, generalmente ha difficoltà tra il III e IV grado, tranne che per una singola lunghezza di corda più difficile (V grado), ma che grazie all’aiuto di 5 spit e vecchi fittoni rende sicuro, ma non banale salire questa placca molto liscia.
Successivamente seguendo i saliscendi della cresta si giunge in poco tempo sulla cima di Campo (3416 m).
Sul versante OVEST si trova una serie di calate (soste a spit con anello di calata) che permettono in 9 doppie da 25m di arrivare alla base della parete ove è presente la crepacciata terminale che si supera con l’ultima calata.
Da qui si attraversa il nevaio riportandosi in poco tempo sulla linea di avvicinamento
Recentemente riattrezzata con Spit nei punti più delicati.