La via non è attrezzata, ideale per chi si approccia all'alpinismo e per chi vuole imparare a proteggere e prendere confidenza con i materiali.
Per la natura della roccia e lo stato della parete, le scariche di pietrisco sono continue, vi è una grande quantità di materiale in bilico, il caschetto è obbligatorio!
Nella seconda parte della via vi sono delle viti di tenuta della parete che possono essere agevolmente usate come protezioni, legandoci attorno una fettuccia - materiale utile; caschetto (essenziale), fettucce, nut, corda, alcuni rinvii.
Alternativa: A piedi dal Santuario della Madonna del Monte, passando per Pianderlino e parte finale di Via Berghini o dall'ingresso del pronto soccorso del San Martino risalendo Salita superiore di Santa Tecla, poi Via Camaldoli e infine la parte finale di Via Berghini.
Dal capolinea del bus 67 si prende la sterrata che sale a destra dell’istituto Don Orione e la si segue per una ventina di minuti, tralasciando tutti i bivi che si incontrano. Quindi si giunge fino al cancello della cava e si entra nel grosso piazzale; dinnanzi a noi è possibile già osservare tutta la parete della via.
A questo punto giriamo a destra, seguendo l'ampia sterrata che passa sopra ad un ponte di roccia scavata, superato in ponte si svolta a sinistra abbandonando la sterrata e arrivando, dopo qualche decina di metri, alla base della parete.
La via risale il lato destro della parete. Prima parte molto appoggiata, priva di difficoltà, dopo circa 20 metri, in corrispondenza di uno scalino, è presente un chiodo a cui è possibile assicurarsi. Si prosegue tenendo il lato destro risalendo di altri 40-50 metri, numerosi sfasciumi sulla via. In prossimità della parte centrale della si piega leggermento verso sinistra, andando a guadagnare il centro della parete per affrontare il gradino che porta alla placca finale (passo di III, ma aggirabile), quindi proseguendo sempre dritti si rimonta il placcone finale e si arriva in cima.
Se si è in cerca di qualche difficoltà aggiuntiva, in corrispondenza del placcone terminale è possibile spostarsi a destra per risalire una paretina di 7-8 metri decisamente più verticale.
Il tracciato non è mai obbligato ed è sempre possibile evitare/ricercare qualche difficoltà.
Possibile da affrontare anche slegati, per fini didattici è possibile suddividere la via in 4 tiri e attrezzare le soste sulle numerose fessure presenti, l’ideale però rimane procedere in conserva.