Dal col de Bavella scendere per un paio di km in direzione di Solenzara (coord.GPS N 41.79722 – E 9.23417), queste coordinate vi condurranno ad uno slargo sulla dx senso di marcia con tanto di sbarra e… divieto di fermata… secondo la relazione si tratterebbe del posteggio… noi abbiamo preferito lasciare l’auto qualche centinaio di metri prima, in prossimità di un tornante…con comodo posteggio.
Dalla sbarra, proseguire tenendo sempre questa sorta di strada interpoderale, al primo bivio, a dx, sino a superare un fiumiciattolo, proseguire sul percorso del GR20, fino ad un secondo ruscello, subito dopo, a dx (senso di marcia) una traccia e molti ometti vi condurranno all’attacco.Calcolate circa 45 minuti.
La via attacca in prossimità di un enorme tafone, cordone sulla sx, tornare a dx su una piazzola (meglio ripartire da questa per evitare il tiraggio delle corde).Proseguire in questa sorta di diedro in direzione di uno strapiombetto che borda la placca sulla sx, un paio di spit, un chiodo al sommo dello strapiombetto, uscire a sx e sostare su una bella piattaforma. 40 mt, 5a.
Ripartire a sinistra su un bel tafone, in strapiombo verso una vecchia fettuccia, 5b sostenuto ma ben proteggibile con fettucce e cordini (evitabile sulla sx “trafficando” dentro una fessura/diedro), quindi dritti sulle placche, lievemente a sx del filo dello sperone, ci si ritrova su una placca poco inclinata, dritti sino ad una spaccata da compiere per risalire un muretto breve ma ostico (spit), lievemente verso dx e su per i tafoni sino ad una piattaforma con un pinnacolo caratteristico (dietro le spalle quando giunti sulla piattaforma), 5a/5b, 50 mt.
Proseguire dritti e raggiungere il filo dello sperone con un paio di passaggi “da inquadrare” sebbene non difficili, risalire una fessura evidente quindi seguire il filo. 5a, pass. di 5b, 45 mt. (noi abbiamo sostato comodamente dentro un diedro su uno spit).
Sempre sul filo, facile ed aereo, sino a raggiungere una placconata poco inclinata, scalarla da sx a dx sino in vetta, 4c un paio di passi, poi facile. 50 mt.
Dalla vetta, reperire sulla dx (senso di marcia) ed in prossimità di un ometto l’ancoraggio per la prima doppia (8/10 mt), quindi a sx (senso di marcia) ed in breve ad un bel pino che con una doppia da 35 mt deposita ad un colletto. Da questo, per terreno facile direz. W (a sx senso di marcia) per una cengia canale, rapidamente alla base.
- Bibliografia:
- Bavedda Quilici-Fenouil, Grandes voies de Corse Maurin-Suchard
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