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Si parte dal municipio di Zimone e si arriva al cimitero (ottimo punto panoramico sul lago e sulle montagne oltre Ivrea). Si prosegue su carrarecce fino alla Cava del Purcarel (si tratta di una conca che apre nel bosco una sorta di cratere circolare di 50 m. talvolta asciutta attualmente piena d’acqua stagnante.
Fu probabilmente sede di un luogo di culto preistorico. Infatti sono stati rinvenuti i basamenti di capanne e trovati materiali ceramici risalenti al Neolitico e alla tarda età del bronzo.) Abbiamo poi proseguito per il Lago di Bertignano, tranquillo e piacevole specchio d’acqua lungo 500 m. e largo la metà.
Una cappella al centro strada indica il luogo dove si abbandona la conca. Arrivati alla frazione Bertignano a sinistra parte la via Belvedere e il nome è appropriato, infatti nella parte alta della collina l’azienda agricola Pozzo ha realizzato un anfiteatro fatto solo con pietr e terra in spettacolare posizione.
Dopo la giusta pausa abbiamo proseguito per il lago Bosi di Roppolo passando vicino ad una tenuta con daini, asini e cavalli. Siamo saliti alla Torre del Bosco e successivamente al Roc della Regina, grande pietra che misura più di 7 metri di lunghezza per tre di larghezza scavata a forma di sarcofago. La tradizione la indica come tomba di una regina e la leggeda dice che l’acqua piovana che ristagna nella cavità abbia poteri salutari e magici. Siamo poi arrivati a San Vitale, poche case di origine contadina e a Peveraro con un bellissimo forno comune. Dopo una pausa per mangiare qualcosa: focacce cotte nel forno innaffiate da Erbaluce abbiamo ripreso la marcia.
Siamo così saliti al Monte Orsetto dove abbiamo osservato i resti di un antico castelliere, cioè una costruzione militare difensiva posta in una posizione dominante, risalente all’epoca della presenza dei Celti in queste aree. In cima si trova il grande masso erratico attorno al quale si notano dei terrazzamenti e delle mura che avevano a valle un profondo fosso.
Probabilmente erano una serie di sbarramenti predisposti dai Longobardi per impedire l’entrata dei Franchi nella Pianura Padana, che tuttavia non impedirono la sconfitta per opera di Carlo Magno con una battaglia decisiva che dovrebbe essersi svolta non lontano da Zimone nel luogo ora denominato Pian dei Morti. Proseguendo su sterrate e sentieri siamo infine ritornati a Zimone completando l’anello.