La grotta presenta una prima parte un pò stretta e tortuosa, con un pozzo da 33 metri (pozzo delle ruspe, da armare) e alcuni traversi con fisse. Raggiuna “Sala Merloni” inizia la parte fangosa. La “galleria dei tornanti” porta ai laghi, in cui ci si bagna fino alla cintola, ed è utile portarsi un ricambio o cambiarsi prima di entrare in acqua. Questo tratto allagato é evitabile bypassandolo con un lungo giro seguendo i rami della “Gaggia”, ma a metà percorso occorre svuotare un sifone pensile.
Oltre i laghi la grotta diventa splendida, complessa e sempre riccamente concrezionata. E possibile effettuare dei giri a circuito fra le gallerie, ma occorre essere accompagnati da qualcuno che conosce l’itinerario. Calcolare per il giro dell’anello almeno 6/7 ore di movimento.
Materiale completo e una corda da 40 metri.
- Bibliografia:
- LE PORTE DELLA MONTAGNA, Giuseppe Antonini Ed. FratelliAniballi