Dal colletto girare a destra e per tracce in breve si arriva alla base della cresta, in corrispondenza di una grotta.
Dalla grotta, la partenza classica prevede di salire in diagonale da sx a dx una rampa fessurata (IV+/A0 roccia patinatissima, 8 fix/chiodi in loco). In alternativa, è possibile partire più a dx con maggiori difficoltà (V), in un diedro che si unisce alla parte alta del tiro classico. La prima sosta si trova un po’ prima della breccia, a cordone con maillon.
Salire il grande gendarme stando leggermente alla sua destra, lungo un risalto all’apparenza ripido ma facile (un cordone e un ch. proteggono due brevi tratti di III+). Raggiunta la cima (cordoni), scendere piegando brevemente a dx e traversando di nuovo a sx fino ad una cresta affilata. Traversare la cresta prima sul filo e poi leggermente al di sotto lato est (1 ch.) e risalire un primo risalto del torrione successivo (2 fix di sosta da collegare). Scalare il bel gendarme (IV+) e perseguire per cresta aerea fino a raggiungere una calata di 10m che deposita ad una breccia.
Poggiare debolmente a dx per tornare sul filo il prima possibile e quindi traversare sulla sx in leggera discesa. Continuare a salire prima sulla dx (breve muretto di IV, 2 fix) e poi tornare a sx in cresta e scendere con attenzione sul versante est per alcuni metri, attraversando una placca liscia. Salire il salto successivo piegando sempre sulla sx (ch.) e seguendo una cresta affilata ma facile raggiungere la cima del gendarme. Con una doppia da 15m si raggiunge una larga breccia, alla base dell’ultimo gendarme. Salirlo sulla dx lungo una rampa diagonale da sx a dx (III-IV, ch. e fix), sostando a piacimento su 2 friend incastrati, o poco più sopra su 1 spit singolo o poco più su ancora su 2 fix da collegare. Salire un ultimo camino e raggiungere la sommità dell’ultimo gendarme. Una doppia di 15m permette di raggiungere la breccia da cui un sentierino lato ovest porta alla sommità erbosa.
Discesa
Proseguire facilmente fino alla tozza sommità successiva e quindi imboccare una traccia che scende verso sud (sx) lungo un pendio erboso-detritico. Tagliare a dx seguendo gli ometti e quindi con una calata da 23m raggiungere una forcella. Proseguire verso sud lungo una traccia accennata e passata un’ultima paretina (1 passo di II), proseguire fino ad intercettare il sentiero che riporta a ponte de l’Alpe.
- Bibliografia:
- Cambon J.M Oisans Nouveau - Oisans Sauvage. Livre Est