Dal vallone d’Envie, con l’itinerario descritto, è possibile raggiungere le due cime quasi completamente per neve, mentre la salita dal colletto fra la Bruta e la Gardetta per la cresta NO obbliga a superare un tratto di misto.
Necessari piccozza e ramponi. Percorso da effettuarsi con innevamento relativamente abbondante ma sicuro e con neve primaverile trasformata.
Da Indritti si segue il percorso per la cima Gardetta fino a quota 2350 m circa, quindi si piega a dx e, mantenendo la quota, con un lungo traverso su ripidi pendii, si punta a SE fino ad entrare nel vallone d’Envie. Si passa sulla dx orografica del lago omonimo e si sale in centro vallone.
A 2500 m circa si piega a sx e si risalgono verso NE i ripidi pendii del versante SO della Punta Bruta (meglio con piccozza e ramponi, pendenza media 35 gradi) puntando alla barra rocciosa che sostiene la punta NO.
Sotto questa barra una ripida rampa nevosa consente di raggiungere verso dx il colletto fra le due cime, a pochi metri dalla cima NO. Questa si può raggiungere con quasi verticale me non difficile arrampicata (II) per rocce gradinate, spesso pulite vista l’esposizione. Proseguendo invece verso dx lungo la cresta di massi accatastati, spesso innevata, si raggiunge più facilmente la cima SE. Discesa lungo l’itinerario di salita, con prudenza fino al fondo del vallone sottostante.
- Cartografia:
- Fraternali 1:25000 n.5 Val Germanasca Val Chisone